Roma

Kelly-Ingres: un secolo di arte in un confronto su forme e colore

Ellswort Kelly, nato nel 1923, è un noto artista americano che ha intrapreso un rinnovamento dell’astrazione già dalla fine degli anni ’40 del secolo scorso. Da quando nel 1948 si iscrisse all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi, ha sempre mantenuto profondi legami con la Francia. Ed è per questo che, essendo stato invitato a esporre le sue opere più recenti a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia, ha scelto di metterle a confronto con una selezione di dipinti e disegni di Ingres (1780-1867), grande rappresentante della pittura francese dell'Ottocento e che proprio a Roma è stato prima borsista e poi direttore dell'Accademia (1835-1841).
È nata così la mostra «Jean-Auguste-Dominique Ingres /Ellsworth Kelly» che si tiene nella stessa Accademia dal 20 giugno fino al 26 settembre. Artista insuperabile per la morbidezza e duttilità del tratto, Ingres basò il proprio lavoro sullo studio dei maestri del passato. La sua pittura, levigata come la porcellana, era particolarmente adatta a raffigurare delicati incarnati e quindi una delle sue principali risorse economiche fu quella di ritrattista. E sono proprio due ritratti ad olio, quello di Jean-Baptiste Desdéban (1810) e quello di M.me Marie Marcotte de Sainte-Marie (1826), insieme a due cartoni per le vetrate della cappella Saint-Ferdinand, rappresentanti la Fede e la Carità (1842), ad essere accostati nella prima sala all’opera di Kelly Courbes bleues (curve blu) del 2009. La mostra prosegue con una serie di dipinti di Kelly, tutti della serie «Curve in rilievo», caratterizzati da un arco appena percettibile - parte di un presunto cerchio molto ampio - in una tela colorata perfettamente aderente a una tela sottostante dipinta di bianco. Osservando l’insieme di questi dipinti, che vanno dal rosso al viola al verde al giallo all’arancio al nero al blu, si intravedono leggere sfumature d’ombra che variano in funzione del colore utilizzato. Seguono le sale dedicate ai disegni di Kelly (fiori e particolari di piante molto lineari in una sala e ritratti inediti in un’altra) e i disegni di Ingres provenienti dal Louvre e da altri musei francesi. L’opera dei due artisti apparentemente sembra molto diversa, eppure, secondo il curatore della mostra Éric de Chassey, attuale direttore dell’Accademia, dal confronto mentale dei lavori esposti i visitatori potrebbero capire perché Kelly ha scelto quelle particolari opere. In effetti ciò che può accomunare i due è il rapporto con i contorni e la forma, essendo entrambi maestri nel disegno dei contorni, anche se uno eccelle nella rappresentazione, l’altro nell’astrazione. Altri punti in comune possono essere la ricerca della «giusta forma», ben evidente nei disegni di entrambi, che si concentrano in modo ripetitivo su una determinata linea, e la frammentazione dell’unità.

Del resto già alcuni contemporanei di Ingres avevano notato quanto le sue composizioni possano apparire come la giustapposizione di diversi frammenti.
Orario 11 - 19 (chiuso il lunedì)

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