da Nairobi
Mwai Kibaki, 76 anni, è stato rieletto presidente del Kenya, per i prossimi cinque anni. Ma subito dopo la proclamazione della sua vittoria sono scoppiati violenti incidenti, soprattutto nellOvest del Paese e negli slum di Nairobi: secondo la tv, in poche ore ci sono stati oltre una dozzina di morti. Il governo ha deciso di sospendere tutte le trasmissioni tv in diretta dai luoghi degli scontri.
Raila Odinga, 62 anni, leader dellopposizione e candidato presidenziale, aveva detto di essere certo della vittoria, che solo una «frode inaccettabile» gli avrebbe potuto sottrarre. Kibaki è stato dichiarato vincitore con 231.000 voti di scarto (su circa dieci milioni). Odinga ha denunciato che gliene sono stati «rubati» 300mila e che può dimostrarlo.
Dopo lannuncio dei risultati, il presidente ha giurato facendo appello alla riappacificazione e allunità nazionale. Ma già prima che cominciasse a parlare, nellovest del Kenya (culla delletnia Luo, quella di Odinga) e nello slum di Kibera (il più grande dellAfrica orientale) sono scoppiati i violenti incidenti.
Già sabato cerano state gravi violenze, con vittime. Soprattutto a Kisumu, nellOvest, sul Lago Vittoria. Sabato notte, poi, una vera e propria battaglia a Korogocho, di cui è stato testimone padre Daniele Moschetti, missionario comboniano che lavora in quello slum da molti anni. Almeno sette morti, racconta, tra cui due bimbi e una donna in scontri tra Luo e Kikuyo. Il timore è che riprendano: la paura attraversa tutto il Paese e le aperture di Kibaki non sembrano sufficienti a calmare gli animi. Cè paura anche per i 6.500 italiani che vivono in Kenia. La Farnesina ha invitato i nostri connazionali ad «aumentare sensibilmente la soglia di attenzione» soprattutto nei luoghi pubblici o nelle zone molto affollate.
Lopposizione non solo ha confermato che rifiuta il risultato del voto, ma ha organizzato una controcerimonia di investitura, che incoronerà Odinga, definito il presidente del popolo, e che si terrà oggi in un parco di Nairobi.
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