Che il belladdormentato si fosse svegliato, lavevamo intuito. Che fosse più motivato di tempo fa anche. Che scegliesse proprio Monza per umanizzarsi proprio no. Tanto più che Kimi Raikkonen alla vigilia del week end, aveva detto: «Questa è la pista di casa della Ferrari, non la mia
». Invece il terzo tempo di ieri con la Rossa carica il giusto di benzina (662 kg) deve averlo tranquillizzato. Perché davanti ha solo Sutil con la Force India (peso 655 kg) e Lewis Hamilton in pole (653). La verità è che dovrà fare attenzione anche ad Alonso (8°, 677,5 kg) e, soprattutto, al duo BrawnGp Barrichello (5° 688,5) e Button (6° 687). Anche Liuzzi è pesantino. Gente che punterà a una sosta in meno. Fra questi Barrichello è il più competitivo. Sul brasiliano, in serata, è pure scoppiato un giallo: pare che il suo cambio non sia proprio ok, per cui, se lo dovessero sostituire, perderebbe 5 posizioni. Il team vorrebbe farlo, lui no: teme che la squadra privilegi Button. Insomma, non si fida.
Ma si diceva di Raikkonen. Il ragazzo assicura: «Lotterò per la vittoria» e a sorpresa aggiunge: «Sono contento per il mio team, e lo sono per i tifosi qui di Monza». Ma come? Iceman ha un cuore e pensa al mondo di rossovestito? Forse sì, forse no. Di certo, il gelido uomo del nord ha un debole per il circuito nel parco. Fu proprio qui, anno 2005, quando da pilota McLaren era in lotta contro Alonso per il titolo, che i tifosi della Ferrari, con Schumi ormai da tempo fuori dai giochi per il campionato, gli mostrarono striscioni per dire «Go, Kimi, vai a prendere Fernando».
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