nostro inviato a Nurburgring
E alla fine, lunico sorriso lo regala quellalgido nordico di Kimi Raikkonen. Nel paddock tedesco tormentato dal vento, dalla pioggia, dai veleni, dalle spie e dai memoriali, il freddo ferrarista ha pensato bene di comunicare al mondo lavvenuto arrivo della nonna: nonna Sirkka, si chiama la signora. La sua visita nel paddock germanico potrebbe essere un fatto di per sé marginale, se non fosse che si tratta del primo gesto umanamente comprensibile del talentuoso robot finlandese e, soprattutto, che larzilla nonnina di anni 81 è unamante delle corse e che dal nipotine miliardario ha preteso e ottenuto, per il proprio compleanno, di correre finalmente con un go-kart.
Lha svelato lo stesso Kimi, tempo fa, raccontando di aver organizzato una sessione di test per realizzare il sogno della nonnina. Perché la signora ha avuto un ruolo importante nella storia motoristica del ragazzo: non si è mai persa, finchè il ragazzo non è poi emigrato verso altri lidi motoristici, le gare del nipote, in particolare quelle in go-kart. Non solo: nonna Sirkka ebbe un ruolo fondamentale quando convinse i genitori di Kimi a non costruire quellattesissimo bagno in casa (per anni la sua famiglia, di umilissime origini, ha usato una toilette accessibile dal cortile.
«Se la sua presenza mi aiuterà ad andare più veloce? Bah...». Risponde Kimi quasi stizzito. Un po nipote romantico, un po robot.
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