Kitchen Company, la sfida entra nelle «Camere da letto»

Tutta insieme come sempre la Kitchen Company per presentare la nuova produzione del Teatro della Gioventù, con il clima che la caratterizza: freschezza, sorriso e tanta energia. In fila, seduti sulla pedana del piccolo palcoscenico della sala conferenze del teatro, gli attori capitanati dal «patron» Massimo Chiesa raccontano la commedia che andranno a fare da stasera fino al 5 aprile, «Camere da letto» di Sir Alan Ayckbourn. «Rumori fuori scena ha portato un’ondata inaspettata di spettatori - dice Chiesa - una cosa del genere pensavamo potesse accadere fra tre anni, ed invece abbiamo dovuto protrarre lo spettacolo ancora di una settimana. Questo ha fatto sì che si siano dovute ridurre le repliche di questa nuova produzione che ha in programma solo 19 recite. Certo dire “solo” per 19 recite sembra un paradosso qui a Genova, ma, diciamolo, noi ci siamo abituati bene con il successo di Rumori fuori scena. Adesso l’impegno è di non deludere quegli 11mila spettatori che hanno riempito il nostro teatro fino a ieri, e il compito è quasi un dovere».
Questa volta la regia è di Eleonora D’Urso, innamorata dell’autore con il quale ha già avuto esperienza passata con la «Trilogia» al Festival di Spoleto. «La comicità di Ayckbourn va analizzata bene, niente a che fare con quella americana e tanto meno con quella italiana. L’eleganza della comicità inglese non va tradita e da qui la difficoltà di esprimerla. Ponderata dunque la mia scelta di non prendere parte alla messa in scena come attrice dedicandomi solo alla regia. Al di là del palco riesco a cogliere meglio il lavoro degli attori». Tre camere da letto sono lo scenario della vita quotidiana di quattro coppie. La prima è quella di Ernest e Delia, due sposi oramai anziani che pur volendosi bene hanno però perso ogni voluttà amorosa. La seconda è quella di Malcom e Kate, coppia tranquilla, apparentemente perfetta che subisce l’intrusione di Trevor e Susannah, il cui matrimonio in crisi li ha portati a non condividere più lo stesso letto. La terza camera è quella di Nick e Jan che vede lui costretto a letto a causa del mal di schiena.

E così tra intrighi, colpi di scena e battute segaci i giovani attori della compagnia si cimentano in personaggi di ogni età e carattere, nei quali il pubblico non può che ritrovare quella parte di se stesso di cui ridere con spirito di autocritica.

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