Koopman e Ughi: il Festival Barocco della Tuscia fa il pieno di stelle

Ma ci sono anche le esibizioni di Salvatore Accardo e del complesso Musica Antiqua Koln

Pietro Acquafredda

Strano destino quelle di alcune splendide città medie e grandi della provincia italiana che sembrano prive di qualsiasi iniziativa culturale. Come Viterbo, città dalla storia illustre, non lontana da Roma, che a noi romani è sempre apparsa sonnacchiosa.
In una sola circostanza, da molti anni a questa parte, Viterbo e altri centri storici della Tuscia si guadagnano le cronache nazionali: per il Festival Barocco, che per l’edizione 2006 va a cominciare questa sera alle 21 a Tuscania, nella monumentale Chiesa di San Pietro, con un concerto dell’Accademia barocca di Santa Cecilia - al suo debutto due anni dopo la sua costituzione in seno all’orchestra ceciliana - in un programma dedicato a Vivaldi (Concerti strumentali) e Bach (Cantate sacre). Concerti strumentali nei centri vicini al capoluogo, ed alcune riscoperte del fastoso melodramma barocco costituiscono la particolarità del festival viterbese. Come ad esempio quella che attende il pubblico nel Complesso monumentale di San Sisto a Montalto di Castro, il prossimo 25 agosto. Per la prima volta in epoca moderna viene ripresentata (in verità ha appena debuttato in alcuni teatri marchigiani, che l’hanno coprodotto con Viterbo) una curiosa opera di Baldassarre Galuppi, «L’Uomo femmina», ripescata dallo studioso Bernardo Ticci ed eseguita dall’Accademia della Libellula, diretta da Cinzia Pennesi, protagonista femminile nel ruolo della principessa Cretidea, Maria Laura Martorana, soprano di coloratura recentemente osannata al Festival di Martina Franca, in una celebre opera di Paisiello, «I Giuochi di Agrigento». Curiosa la storia dell’opera che si svolge su un’isola abitata da uomini che vestono e fanno lavori da donne e donne che, invece, hanno abiti e responsabilità da uomini.
Altri ripescaggi si attendono per il 28 agosto, nel Duomo di Nepi, dove l’Ensemble Aurora, diretto da Enrico Gatti, presenta il noto oratorio di Alessandro Stradella, «San Giovanni Battista». E per il 17 agosto a Montefiascone (Chiesa di San Flaviano), Alan Curtis, alla guida del suo ensemble Il Complesso Barocco presenta «Tolomeo» di Haendel. Particolarmente attesi il recital bachiano del violinista Salvatore Accardo, il 6 settembre, nella Cattedrale di Viterbo; e quello, fuori programma, del 18 ottobre (a beneficio dell’Airc) di Uto Ughi, nel Teatro dell’Unione a Viterbo.

Infine, Ton Koopmann, a Viterbo (all’organo della Chiesa di Santa Maria della Verità) il 9 settembre; e il complesso Musica Antiqua Koln a Montefiascone, il 17 settembre. Biglietti da 10 a 15 euro. Biglietti e informazioni 0761342987.

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