La stagione degli sport invernali non è ancora finita, oggi a Tokio cominciano infatti i campionati del mondo di pattinaggio artistico e per cercare di essere protagonista l'Italia punta tutto su una regina che per l'occasione si travestirà da geisha. Ha un nome dolce e un viso che da oltre un anno ammicca da spot e pagine pubblicitarie: è Carolina Kostner, la ventenne di Ortisei che a febbraio ha vinto il titolo europeo dimostrando di non essere solo bella ed elegante e nelle grazie dei potenti del Coni che ai Giochi olimpici di Torino le assegnarono il ruolo di portabandiera, ma anche e soprattutto brava.
È al quinto mondiale Carolina, a casa ha già un bronzo vinto nel 2005 a Mosca. Brava a battere le rivali, brava soprattutto a uscire da una crisi che sembrava averle tarpato le ali, rimettendo insieme i pezzi di una carriera cominciata alla grande a livello juniores e diventata difficile quando si è trattato di affrontare il ruolo di favorita nelle grandi manifestazioni.
Ma Carolina Kostner è una tipa tosta, la sua timidezza ha spesso nascosto carattere e personalità, quella sua determinazione cocciuta che l'ha aiutata a raggiungere gli obiettivi che si era posta fin da bambina, dal giorno in cui ha deciso che il pattinaggio sarebbe stato la sua vita. A 13 anni Carolina è emigrata in Germania, a Oberstdorf, per riuscire a conciliare sport e studio, a casa tornava solo durante le vacanze per riabbracciare la famiglia e soprattutto l'amata cugina Isolde, la sciatrice di 12 anni più vecchia che dopo essere diventata la discesista numero uno al mondo si rivedeva in lei: «In ogni momento della sua giornata, persino quando parla con qualcuno o guarda la televisione, Carolina non smette di essere atleta, facendo esercizi di stretching, pensando a quello che le serve per migliorare, che sia musica o coreografia o nuovi programmi. Io alla sua età ero come lei, vivevo solo in funzione dei risultati sportivi».
Non è un caso quindi che Carolina, ben consigliata anche dalla manager Giulia Mancini, guarda caso ereditata proprio da Isolde, abbia programmato fin nei minimi dettagli la trasferta giapponese che potrebbe regalarle il titolo mondiale. Dai vestiti dello stilista Roberto Cavalli all'acconciatura dei capelli, dai programmi alle relative musiche, tutto è stato pensato per conquistare il pubblico orientale. Nel pattinaggio, si sa, non ci sono cronometri né sfide dirette, l'importante è piacere a chi assegna i voti e spesso ad influenzare le giurie sono anche i gusti del pubblico.
Tutto sembra pronto dunque, negli ultimi mesi Carolina si è allenata al meglio anche se ha dovuto emigrare in Svezia per problemi di disponibilità degli impianti di Oberstdorf, è serena e continua a smentire le voci che la danno fidanzata con Tomas Verner, il bel pattinatore della Repubblica Ceca che divide con lei l'allenatore Michael Huth.
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