L’accusa di Platini «La moviola ha ucciso l’arbitraggio Henry? Se truffa lui, abbiamo truffato tutti. Anch’io»

Il mestiere dell’arbitro non è mai stato facile. Ma negli ultimo 10 anni il proliferare di telecamere dentro ed intorno al campo, pronte a sezionare ogni fase di gioco, ne ha causato «la morte», almeno nella forma attuale. Parola del presidente dell’Uefa, Michel Platini.
Prendendo spunto dal tocco di mano di Thierry Henry in Francia-Irlanda, Platini -intervistato dalla France Presse - non fa giri di parole.«L’arbitraggio è morto». Il rimedio? Non certo la moviola in campo («sarebbe la fine del calcio dal volto umano»). Piuttosto incrementare il fattore umano: «L’aggiunta di due arbitri supplementari». Dopo il tocco di mano per il passaggio a Gallas e la rete che ha proiettato la Francia in Sudafrica, Henry è stato additato come un truffatore, ma «se se lui è uno che gioca sporco, allora lo sono anche tutti gli altri calciatori. E lo sono stato anche io». In realtà, spiega Platini, «l’arbitraggio attuale non funziona più. È morto, lo dico da 10 anni. Ucciso dalla televisione. Di quella mano, 20 anni fa, si sarebbero accorti solo Henry ed il portiere avversario. Ed io sono il solo ad aver provato a fare qualcosa, contrariamente a chi parla molto e non fa nulla».
Conclusione:« il video non è sinonimo di giustizia. Il resto è solo demagogia e populismo».

Con alle spalle «una lobby delle Tv che premono per vendere le tecnologie». Eppoi un appunto a chi lo critica in Francia: «Sono all’origine sul passaggio all’indietro al portiere, vietato con i piedi, e sul rosso per fallo da ultimo uomo. E poi dicono che sono un conservatore...».

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