Beatrice Belli
«Qui, con il tempo, chi ci capisce più niente...». Mai come in queste ore ripescare un vecchio e logoro luogo comune ha senso. Come sostenere il contrario se in alcuni dei giorni tradizionalmente più caldi dellanno la temperatura è scesa fino a 22 gradi (minima a 14), dopo i 27,6 (14,7 min) registrati nel 99.
Gli esperti dei Meteo interpellati per loccasione, con le tabelle sotto il naso e il dito sui dati, hanno tirato le somme, con una certa sorpresa: «Quella del 13 è stata la giornata dagosto più fredda degli ultimi dieci anni». Perbacco. Chissà: buco dellozono, perturbazioni climatiche improvvise dettate dal buon Dio, inquinamento da fenomeni naturali? Ognuno dia linterpretazione che si sente di dare, sta di fatto che ieri, in una città in cui fino a qualche settimana fa saffondava con le scarpe nellasfalto per il caldo, si è cominciato a pensare al golfino e ad accostare le finestre di casa; non si sa mai che entra uno spiffero.
Boh, misteri del cielo e dei suoi divini artefici: le previsioni? Non sembrano portare lontani da questo «quadro climatico», come dicono gli studiosi del campo. Cieli di piombo, nuvole inchiodate e allimprovviso ecco cadere gocce, goccioloni e «secchiate dacqua». A coronamento di quei «13» è arrivata anche la pioggia con un temporale che ieri sera ha mandato sottacqua la città e ha creato non pochi disagi soprattutto nellhinterland.
Certo, per i tanti che sono stati male sotto le mazzate dell impietosa colonnina di luglio una liberazione e basta. Per altri in vena di passare la serata sotto lo stelle con «le gambe sotto il tavolo» a cenare una piccola delusione.
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