Fabrizio Graffione
Attenzione all'alga tossica sulle spiagge liguri. La fioritura dell'ostreopsis ovata potrebbe ritornare il prossimo anno, favorita da luce, temperature elevate, mare calmo e quindi scarsa circolazione dell'acqua.
Ad affermarlo sono gli esperti dell'Arpal e i biologi che hanno partecipato, ieri mattina, al seminario internazionale intitolato: «Ostreopsis, un problema per il Mediterraneo» al quale ha partecipato anche il numero uno mondiale nel campo delle biotossine marine, il giapponese Takeshi Yasumoto, che aveva scoperto l'alga in una barriera corallina dell'Asia negli anni Sessanta.
In liguria i casi segnalati erano stati, nel 2001, a La Spezia, ma l'allarme era scattato lo scorso metà luglio a Genova, dove 225 persone erano state ricoverate in gran parte allospedale di San Martino. I bagnanti, che avevano respirato l'aerosol rilasciato durante la fioritura dall'ostreopsis, e anche chi sostava sul bagnasciuga, avevano accusato irritazione alle alte vie respiratorie, congiuntivite e febbricola. Quasi tutti erano stati dimessi in un paio di giorni senza gravi conseguenze. Gli studi condotti dagli enti di ricerca hanno permesso di dimostrare l'identità genetica tra il ceppo spezzino e quello genovese e la capacità di produrre biotossine. Le alte concentrazioni di azoto e fosforo, il mare inquinato, insomma, non sarebbero una causa o il fattore scatenante della presenza e della fioritura dell'alga tossica.
«Non c'è correlazione - spiega il direttore generale dell'Arpal ligure Bruno Soracco - con gli episodi accaduti la scorsa estate a Genova e l'acqua poco pulita. Infatti l'ostreopsis è presente nelle barriere coralline, così come in Sardegna e all'isola del Giglio, in Grecia, Costa Azzurra e in Costa Brava. In sostanza è interessato il bacino Nord Occidentale del Mediterraneo. In Italia non è stata segnalata soltanto in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche. Confermo che, una volta avvenuta la fioritura si può tranquillamente escludere un altro evento del genere e quindi non c'è pericolo per i bagnanti. Tuttavia, siccome la fioritura non è un fenomeno noto, ma potrebbe avvenire una volta all'anno, occorre fare attenzione e vigilare sulle spiagge».
L'Arpal ligure, in collaborazione con le altre direzioni regionali dove è stata segnalata la presenza dell'ostreopsis, sta quindi organizzando, a partire dal seminario di ieri, una sorta di monitoraggio continuo delle spiagge.
«Cominceremo a raccogliere campioni sulle battigie genovesi - dice Soracco - ma anche della altre province liguri, a partire dal prossimo maggio. Con il seminario internazionale che abbiamo organizzato, abbiamo appunto l'intenzione di pianificare questa prevenzione a livello almeno nazionale, confrontando i prelievi realizzati in Liguria con quelli delle altre regioni.
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