da Roma
«In Italia cè una gara ad appropriarsi indebitamente dellaggettivo liberale tra entrambi gli schieramenti, purtroppo però il sostantivo non esiste». Stefano De Luca apre il quarto congresso del Partito liberale italiano con una nota di orgoglio e di rammarico. Consapevole del suo ruolo di alleato minore, dentro la Cdl, e di testimone di una tradizione storico-politica frequentata verbalmente da molti ma sposata da pochi, si sofferma a spiegare lo slogan scelto per il congresso, «Difendi la tua libertà». Un titolo emblematico perché in Italia, secondo il segretario uscente del Pli, che nel congresso ratificherà anche lavvenuta federazione con i repubblicani di Nucara e La Malfa, «esiste un enorme deficit di libertà nelluno come nellaltro schieramento».
«Nel centrosinistra», spiega De Luca, «prevale lottica statalista, clientelare e marxista leninista, totalmente anti-occidentale. Nel centrodestra, invece, cè un revival del clericofascismo che si esprime con uneccessiva sudditanza di fronte al Vaticano nonchè con preoccupanti accenti di estremismo xenofobo al Nord». Un modo per prendere le distanze da entrambi i poli e rivendicare la propria autonomia, enfatizzato da una battuta: «Da una parte cè Berlusconi che è liberale nella stessa misura in cui io sono miliardario, dallaltra cè Veltroni che mercoledì a Torino concluderà il suo corso di studi iniziato da bambino per diventare leader del nascituro Partito democratico. Ma sarà promosso esclusivamente se darà la garanzia di affidabilità ai veri capi di Ds e Dl che lo attendono al varco».
De Luca respinge le tentazioni antipolitiche che stanno montando nella società. «La nostra storia ci legittima a proporci come antagonisti del qualunquismo. Bisogna evitare che lostilità verso il Palazzo finisca col trasformarsi nella ricerca di pericolose scorciatoie. È sempre meglio la peggiore delle democrazie, rispetto al più illuminato governo autoritario». Il segretario del Pli individua «nellegemonia di un pensiero guida dirigista da Minculpop» la causa del degrado della società italiana.
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