L’alta fedeltà è tornata a fare spettacolo

Basterebbe così poco. L’alta fedeltà, settore tecnologico semidivorato dall’universo liquido dell’mp3 e dell’I-pod, sembra sul sentiero del (gradito) ritorno. Prova ne è stata l’affollata sessione d’ascolto dell’impianto senza compromessi presentato la settimana scorsa a Roma dalla Tad, divisione extralusso in odor di professionale di Pioneer.
L’appuntamento era da Hi-Emotion a via Pallini 9 (zona Monte Verde), una di quelle botteghe (sì «botteghe», perché il titolare Sergio Scavo mantiene ancora vivo il giusto rapporto con il cliente), che ti fanno credere nella rinascita del settore dell’alta fedeltà. Speranza ben giustificata dai tanti occhi sgranati, molti dei quali fortunatamente giovani. Il senso della manifestazione è più o meno questo: la musica, a prescindere dal genere che si preferisce, ha bisogno di precisione, di impatto per essere vissuta con emozione. Poi, certo, se uno riesce a gratificare le orecchie con aggeggetti tanto in voga come l’Hi pod o la (pur miracolosa) radiolina Tivoli, buon per lui. Evidentemente gli basta poco. L’evento sancisce, tra l’altro, il ritorno di Pioneer nel settore hi-fi di gamma alta con i diffusori Tad Reference One (prezzo inavvicinabile: 90mila euro di listino), considerati un riferimento per l’appassionato serio. Il Tad è a tutti gli effetti uno studio monitor (serve a controllare la registrazione finale del disco) che fa bella mostra, ad esempio, nei londinesi «Air Studios» di sir George Martin (il produttore dei Beatles e degli America). E questo varrebbe già la laurea con 110 e lode e bacio accademico.
Il suono presentato dal gentilissimo Angelo De Santis e anticipato alla stampa da Jorge Arroyo, product specialist della Pioneer, è di quelli da consigliare per resettare le orecchie e avere così un riferimento tecnico, perché quello musicale è - occorre ribadirlo - solamente la musica dal vivo. Dunque bassi corposi e frenati, voci perfettamente a fuoco, non svolazzanti e alti che non trapanano le orecchie. Insomma il traguardo spesso inseguito per una vita da ogni audiofilo che si rispetti. Per la cronaca all’appuntamento romano i Reference One sono stati pilotati da potenti elettroniche monofoniche Nelson Pass e da un lettore CD Emm Labs. L’olimpo audio o giù di lì.
Alla fine tutti a casa nella speranza di poter, un giorno, permettersi tanta grazia magari dopo una vincita al superenalotto o una insperata eredità.

Detto questo fatevi comunque una capatina disimpegnata: oggi con 1500-2000 euro (che è poi il prezzo medio di un buon 52 pollici al plasma...) si riesce a portar a casa un po’ di sana alta fedeltà. Non si sa mai che si risvegli la sopita passione.

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