Sono 5475 le case sfitte del patrimonio immobiliare pubblico nella nostra città. In particolare si contano 148 unità vuote di proprietà del Pio Albergo Trivulzio, 402 della Fondazione Policlinico, 4985 di proprietà dellAler. Numeri che se a prima vista dicono poco, sono molto indicativi se letti in termini percentuali: si tratta del 21% circa del patrimonio dellospedale di via Sforza, dell11% di quello del Pat e del 12% del totale di alloggi Aler. Non solo, a questi numeri bisogna aggiungere gli abusivi nelle case degli enti pubblici: in totale 3194 di cui 94 nei 1971 appartamenti del Policlinico, pari al 4,7%, 1900 nei 63000 alloggi Aler, il 33% circa, 1200 nelle 28000 case del Comune.
La Fondazione Policlinico risulta essere la più colpita dal problema dello sfitto: parlare del 21% di alloggi vuoti in un città afflitta dalla cronica fame di alloggi è un dato abbastanza allarmante, che tra laltro incide anche sulla bassa redditività del patrimonio immobiliare. Per i vertici della Fondazione, convocati ieri dalla presidente della commissione Casa del Comune Barbara Ciabò, la causa è da imputarsi alle pessime condizioni di conservazione delle case, che impediscono di assegnarle. Nei bandi, infatti, in cui vengono pubblicizzati gli alloggi liberi, accanto ai canoni di locazione compaiono le spese di ristrutturazione a carico dellinquilino, giudicate troppo alte.
Stesso discorso per il Pat: il direttore generale Nitti aveva parlato di «case improponibili» per giustificare appunto i 148 appartamenti vuoti. Ma nellelenco figuravano indirizzi centrali come piazza del Carmine, via Santa Marta, via Petrarca, corso di Porta Romana, via Moscova. A maggior ragione case che, se affittate, avrebbero potuto far salire di molto la percentuale di redditività del portafoglio del Pat.
A proposito della gestione dellente di via Sforza, il presidente Giancarlo Cesana ha assicurato che lente intende rivedere le modalità di gestione del patrimonio di concerto con Regione e Comune: «Il patrimonio, come lospedale, è un bene pubblico e stiamo pensando al rinnovamento dellaccordo di programma per una sua migliore gestione». Cesana non ha voluto anticipare come potrà essere rivisto laccordo che dovrà anche portare alla realizzazione nel centro di un nuovo ospedale ma ha garantito che non è intenzione della Fondazione cedere la gestione dei cespiti ad altri enti.
Intanto la Provincia ha annunciato la vendita delledificio di corso di Porta Vittoria 27 (base dasta 55 milioni di euro) e di 30 mono e bilocali tra Ponte Lambro e Affori.
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