Giuseppe De Bellis
Il crollo sta tutto in una lettera. Non cè più la «E» a Houston. Neanche una. Lultima è sparita due anni fa dal civico 1400 di Smith street: la smontarono che non brillava più. Non cera nessuno che potesse lucidarla perché la Enron aveva già licenziato tutti: manager, quadri, impiegati, segretarie, custodi, giardinieri. Quattromila persone a casa. Un colosso energetico distrutto da un crac di 64 miliardi di dollari, il buco più grande della storia americana. Oggi lAmerica è di nuovo a Houston: quattro anni dopo comincia il processo per i vertici di quellazienda. Gli imputati sono i due uomini che la Enron lhanno guidata durante il collasso: lex presidente e fondatore, Kenneth Lay e lex amministratore delegato Jeffrey Skilling.
Le accuse sono infinite: frode finanziaria, cospirazione finalizzata alla frode, false comunicazioni agli istituti bancari allinterno di «uno schema» creato per fuorviare gli investitori. Skilling aggiunge a queste anche linsider trading. In tutto i capi di imputazione sono 38, valgono oltre 500 anni di carcere. Si aggiunge linchiesta della Sec, lorgano di vigilanza della Borsa statunitense che ha presentato unazione civile. Ma oggi lAmerica non processa solo reati finanziari e penali. Lay e Skilling sono il pretesto, Enron è Satana, una specie di demone da annientare. Forse non sarà un dibattimento normale: qualcuno vedrà un attacco indiretto al capitalismo, altri cercheranno laggancio politico, altri ancora aspetteranno il giudizio della Corte per parlare di Skilling e Lay come capri espiatori. Succederà fuori. LAmerica, invece, si ritrova per capire come sia andata davvero, chi, come e perché ha truffato risparmiatori e mercato, e ha mentito a Wall Street e al Congresso. Si sa molto, ma non tutto. Per questo non cè un posto libero in un solo albergo, non cè uno spazio, non ci sono più accrediti disponibili. I difensori hanno cercato, invano, di spostare il processo, temendo che il clima con cui la città ha vissuto il crollo della Enron possa pregiudicare un giudizio sereno. Una preoccupazione reale: gli esperti prevedono che sarà dura trovare giurati popolari che mostrino un atteggiamento neutro nei confronti degli ex manager.
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