«Stiamo aspettando nuovi contributi dai vari Paesi e confido nel fatto che in pochi giorni avremo abbastanza risorse per condurre effettivamente le operazioni e sostenerle nel medio periodo». Lo ha detto ieri a Napoli l'ammiraglio Rinaldo Veri, comandante dell'unità navale della Nato con giurisdizione nel Mediterraneo. Al momento Veri dispone di sei unità di altrettanti Paesi dell Alleanza atlantica, troppo poche per controllare una presenza nelle acque del Mediterraneo stimata in 2.500 navi ma si è detto certo che nei prossimi giorni la flotta verrà potenziata. «Sarà un embargo molto severo, fino allabbordaggio delle navi sospetto», assicura. Lo scorso mese Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha imposto un embargo degli armamenti per impedire che armi, munizioni, carri armati e pezzi di ricambio, ma anche mercenari stranieri, entrino in Libia per sostenere le forze di Muammar Gheddafi. Quindi, la scorsa settimana ha imposto la «no-fly zone» sul territorio libico.
L'Italia, che ha offerto sette basi militari per gli aerei della coalizione, ha insistito che il comando delle operazioni passasse sotto il controllo della Nato, sostenendo che la base Nato di Napoli potesse divenire il quartier generale delle operazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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