da Roma
LAnas ha chiesto ad Autostrade ulteriori specificazioni sul progetto di integrazione con Abertis. Il cda dellente presieduto da Vincenzo Pozzi ha preso atto della documentazione preparata dalla commissione Monorchio-Rossi-Cappugi sottolineando che sono emerse «situazioni di conflitto di interessi». Situazioni che potrebbero penalizzare la capacità di Autostrade di ottemperare agli obblighi della concessione.
LAnas ha ritenuto che la presenza del costruttore iberico Acs nella compagine della nuova holding rappresenti un problema. Soprattutto alla luce dei vincoli alla stabilità dellazionariato posti al momento della privatizzazione dellex controllata Iri. La presenza internazionale di Abertis, inoltre, richiederebbe ulteriori garanzie sugli investimenti che Autostrade dovrà effettuare in Italia. Ultima ma non meno importante la questione della governance: al primo rinnovo del cda gli spagnoli potranno far pesare la loro supremazia nellazionariato di Abertis. Primato reso ancor più forte dal patto parasociale tra Acs, La Caixa e Schema 28. Per questi motivi la società guidata da Gian Maria Gros-Pietro dovrà inviare ulteriori indicazioni allAnas che, a sua volta, potrà proporre al governo di approvare il progetto o, in caso contrario, di bocciarlo. La revoca della concessione resta uno scenario possibile.
Le problematiche messe in luce dallAnas sono le stesse argomentate lunedì scorso dal ministro delle Infrastrutture Di Pietro. «Cosa avverrà dipende da cosa intende fare Autostrade», ha ripetuto ieri il ministro. La concessionaria autostradale (-0,7% ieri in Borsa) ha ribadito la propria disponibilità al confronto istituzionale e nel cda del 16 giugno si dovrebbero fornire i chiarimenti richiesti. Per Abertis, invece, la presenza di Acs nel capitale «è un problema risolvibile».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.