(...) per ruoli da capopopolo, spingono Marta Vincenzi a sentirsi oltre che (erroneamente) la sindaco di tutti i genovesi, anche la portavoce di tutti i liguri. E a far notare che non si usano le fasce tricolori per questioni di lotta politica sono proprio alcuni membri del direttivo di Anci Liguria. Figuraccia clamorosa, visto che i firmatari del documento fanno notare come per loro sia fondamentale innanzitutto rispettare anche le idee altrui, purché non vengano spacciate come pensiero unanime. «I sottoscritti componenti dell'ufficio di presidenza e del direttivo di Anci Liguria, pur rispettando le valutazioni esclusivamente di carattere personale del sindaco di Genova, vogliono evidenziare che non vi è stata alcuna decisione deliberativa di aderire allo sciopero da parte degli organi dirigenti dell'Anci Liguria - è scritto nella nota - Ciò anche in ossequio a quanto ha sempre contraddistinto l'atteggiamento di Anci Liguria che non ha mai assunto valutazioni di nessun tipo sui comportamenti e sulle scelte di azione delle parti sociali, specie quando queste non trovano un consenso traversale o una unitarietà di sigle aderenti alle modalità con cui si svolge la protesta, come in questo caso». Per carità, certe «battaglie, per certi aspetti del tutto condivisibili» in merito alla manovra sono corrette. Lunica cosa scorretta è il comportamento di Vincenzi, scrivono Beppe Costa e Giancarlo Pelizza, membri dellUfficio di Presidenza Anci Liguria, Giacomo Raul Giampedrone e Santiago Vacca, membri del Direttivo Anci Liguria.
Oggi quindi Marta Vincenzi non potrà schierare lAnci nei due cortei che partiranno dai giardini Brignole e dalla Coop di Di Negro alle 9 per raggiungere piazza De Ferrari.
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