da Milano
Nel 2005 in Italia le retribuzioni contrattuali sono cresciute ben più dellinflazione e lincremento medio annuo è stato il più rilevante dal 1997. Secondo i dati diffusi ieri da Istat laumento nei 12 mesi è stato del 3,1%. Lincremento congiunturale per il mese di dicembre è dello 0,1%, quello tendenziale del 2,3%. «In generale le retribuzioni crescono più dell'inflazione» ha spiegato allagenzia Reuters leconomista di Ubm, Marco Valli. Questo è accaduto soprattutto in alcuni settori: quelli meno esposti alla concorrenza internazionale e quello, particolarmente dinamico, delle costruzioni. «Nellindustria le retribuzioni crescono meno che in altri settori ma più di quanto accade in altri Paesi europei, per esempio la Germania. Nei servizi cè scarsa concorrenza e scarse pressioni a contenere i costi», ha spiegato Valli. Nel 2005 la crescita dellindice dei prezzi si è attestata all'1,9% medio annuo, il dato più basso dal 1999. Per quanto riguarda i settori Istat evidenzia che nel commercio le retribuzioni contrattuali risultano in aumento del 5,4%, nei servizi privati alle imprese e alle famiglie del 4,1% e nel credito e assicurazioni del 3,2%. Pur superiore allinflazione, il tasso di aumento delle retribuzioni nellindustria è inferiore a quello nei servizi e si colloca al 2,9%, con la punta più bassa (1,9%) nel settore metalmeccanico. «La crescita è comunque molto più pronunciata rispetto alla Germania dove la ristrutturazione industriale ha portato a tassi di crescita delle retribuzioni che - visti gli aumenti di orario di lavoro - non hanno tenuto il passo dell'inflazione», ha aggiunto Valli. Secondo i sindacati il dato Istat è distorto: laumento è concentrato solo in alcune categorie, mentre per la gran parte dei lavoratori dipendenti la busta paga resta leggera.
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