Stanno già preparando le liste: «Stiamo arrivando», dicono i centri islamici. Di «ingresso in politica» certo non si può parlare, vista la drammatica confusione che nel mondo musulmano vige già fra religione e Stato. Ma la prossima sfida dellIslam in Italia è quella del partito politico, e delle elezioni.
Il primo esperimento sarà quello di Milano. Lo ha annunciato ieri Abdel Hamid Shaari, leader del centro islamico di viale Jenner, il secondo di Milano: «La lista si presenterà alle Comunali del 2011». «Si chiamerà La nuova Italia», ha anticipato ieri, per poi subito correggere il tiro: «La Nuova Milano». «Non sarà un partito islamico - ha precisato - ma una lista di immigrati aperta a tutti, con 5-6 punti programmatici. Ne sto già parlando con i rappresentanti delle comunità di sudamericani, filippini, romeni».
«La nuova Milano» nasce con lobiettivo di decidere le sorti della prossima corsa a Palazzo Marino: «I voti validi a Milano sono stati circa 680mila - sono i conti, esatti, di Shaari - e il sindaco Moratti contro lex prefetto Ferrante ha vinto di 33mila e 500 voti. Gli immigrati sono 180mila allAnagrafe, tolti i minori 120mila. Tutti potenziali elettori. Tutti elettori se va avanti il progetto di Fini per il voto amministrativo agli immigrati. Ma già adesso siamo tantissimi ad avere la cittadinanza, non so quanti ma tantissimi, e possiamo cambiare lesito del voto. Stiamo arrivando».
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