L’appello dei medici: no al rinvio del voto nel Lazio

Non rinviare le elezioni regionali, perchè a rimetterci sarebbero i troppi problemi che attendono soluzioni soprattutto in sanità. È l’appello delle associazioni dei dirigenti medici che si sono riunite ieri mattina a Roma per consegnare proprio ai candidati governatori un documento da sottoscrivere con impegni concreti per «salvare il sistema sanitario regionale». «Le regole ci sono e le date sono fissate - spiega Carlo Lusenti, segretario nazionale dell’Anaao-Assomed, il sindacato dei dirigenti ospedalieri - vanno rispettate, altrimenti confermiamo ancora una volta di essere il Paese di Pulcinella, degli eterni rinvii, delle leggine». Il rinvio, aggiunge Massimo Cozza, segretario della Fp-Cgil Medici, «sarebbe dannoso per chi aspetta risposte in sanità, a partire dalle migliaia di precari che attendono di essere stabilizzati». In realtà l’ipotesi di un rinvio delle regionali non è stata nemmeno presa in considerazione dai vertici del Pdl.

Anche se, come ha fatto notare il ministro per l’attuazione del programma di governo Gianfranco Rotondi, il rischio nel Lazio c’è. «Se il Consiglio di Stato riammette la lista del PdL nel Lazio - ha detto - è scontato che il voto sarà rinviato per dare alla lista riammessa i trenta giorni di campagna elettorale previsti della legge».

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