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L’appello di Podestà: «Servono fondi per il Duomo»

Arriva il «pacco» di Natale: via libera ad Ecopass per tutto il 2010. Almeno fino a dopo le elezioni regionali, nessuno tocchi le deroghe ai motori diesel Euro 4, che potranno viaggiare ancora senza pagare. Ma nella delibera che andrà in giunta mercoledì, e che allungherà di un altro anno la vita del ticket, verrà specificato che dopo il 30 aprile non ci saranno santi per chi non si sarà messo in regola con i filtri. Ieri al vertice tra il sindaco Letizia Moratti, i coordinatori del Pdl Ignazio La Russa, Guido Podestà, Maurizio Lupi, quello della Lega Matteo Salvini, il vicesindaco Riccardo De Corato - che ha ereditato dall’ex assessore Edoardo Croci, «papà» del ticket, le deleghe al traffico - e l’assessore all’Ambiente Paolo Massari, la linea è stata condivisa all’unanimità. Un patto col sindaco, che su Ecopass si è giocata metà del mandato, e ora che è entrata nel Pdl le scelte sue sono (anche) quelle del partito.
Salvo poi lasciare intendere che quel 30 aprile segnerà anche una revisione di metà percorso per il provvedimento, anche perché bisognerà giocarsi la campagna per il 2011 e il pedaggio rischia di far perdere voti: i sondaggi dicono che i milanesi preferiscono altre soluzioni anti-traffico. «Una riunione positiva, ma niente di decisivo» ammette il ministro La Russa all’uscita. Salvini fa presente che «le criticità della Lega su Ecopass rimangono le stesse, per noi resta più valida l’alternativa del centro storico chiuso e targhe alterne nei momenti critici. È stata una riunione veloce, ne parleremo in maniera più approfondita e ognuno porterà al tavolo le proprie proposte». Anche Guido Podestà, presidente della Provincia oltre che coordinatore del Pdl, ha appoggiato in maniera più convinta le proposte della Lega su centro storico off limits e targhe alterne: «Bisogna darsi un obiettivo di medio periodo, direi la primavera, per vedere se fare qualcosa di più e con sistemi diversi. Bisognerà affrontare in modo più complesso il tema e ripensarlo, non solo per quanto riguarda il centro storico ma coinvolgendo anche il territorio della provincia e la regione». Certamente, avanti tutta con le piste ciclabili, l’estensione della sosta regolamentata, il bike sharing. Su Ecopass, avanti piano.
Sul tavolo del sindaco, i risultati del sondaggio sulla mobilità che il Comune ha commissionato il mese scorso ad Eurisko. Dalle interviste ad un campione di 750 milanesi è uscito un pari merito tra l’ipotesi di trasformare il ticket in congestion charge - dice sì il 31% - o di andare piuttosto verso la chiusura del centro storico (31%). Ma la seconda strada piuttosto raccoglie meno paletti: contrari il 48%, mentre il 50% boccia la tassa sul traffico per tutti. Le targhe alterne raccolgono il consenso del 25% degli intervistati, il no categorico del 47. Chiedono mezzi più veloci il 75% dei milanesi, il 69% più piste ciclabili (le due ruote si usano per l’11% degli spostamenti), il 52% nuove regole per il carico-scarico. Vincono i mezzi pubblici intanto, che segnano un aumento dei passeggeri di circa 8 milioni.


A riunione in corso, scoppia anche il caso Marco Osnato. Il presidente della Commissione Trasporti e coordinatore vicario del Pdl, non invitato all’incontro, annuncia: «Mi dimetto da entrambi i ruoli, evidentemente il mio lavoro è inutile o non apprezzato».

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