da Trieste
Laquila bicipite, plurisecolare simbolo di Fiume tornerà al suo posto, dopo 60 anni di oblio, sulla Torre civica del capoluogo del Quarnaro. Lo ha deciso lUfficio di conservazione della città che oggi si chiama Rijeka e fa parte della Croazia. Laquila potrebbe tornare al suo posto nel 2013. Da anni lassociazione locale «Stato Libero di Fiume» si batte per far riapparire lo storico simbolo.
Nel 1919 due legionari di Gabriele DAnnunzio, durante limpresa di Fiume, decapitarono una testa dellaquila infilando dentro il collo mutilato la bandiera italiana. Il rapace a due teste ricordava troppo il simbolo del potere asburgico. Unaquila con una testa sola, secondo gli arditi, simboleggiava lItalia. Poi laquila venne definitivamente fatta a pezzi dai comunisti di Tito nel 1949, dopo aver cacciato con il terrore delle foibe oltre 200mila italiani dallIstria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia. Le autorità della nuova Yugoslavia con la stella rossa considerava il simbolo secolare della città antislavo e borghese.
Della versione originale non è rimasto nulla. La nuova statua sarà più piccola rispetto a quella vera, alta 2 metri e 20, con unapertura alare di 3 e un peso di 2 tonnellate. Il presidente dello «Stato libero di Fiume», Danko Svoniric, ha rilasciato una dichiarazione cerchiobottista sul ripristino dellaquila: «Si porrà rimedio allingiustizia perpetrata da due regimi totalitari, quello italiano e quello jugoslavo».
Nel lontano 6 giugno 1659 fu limperatore Leopoldo I a conferire a Fiume il diritto di fregiarsi dellaquila bicipite, simbolo araldico degli Asburgo. Il rapace di Fiume aveva la corona granducale sopra la testa. Pochi sanno che nel 1906 lo scultore Vittorio De Marco modellò una nuova aquila fiumana con unimpronta ben più romana che asburgica. Le due teste, a differenza del simbolo austriaco, erano rivolte, assieme al corpo dellaquila verso scirocco.
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