A trentacinque anni dalla prima vettura da competizione dipinta da Alexander Calder, debutterà alla 24 Ore di Le Mans, il 12 e 13 giugno, la diciassettesima Art Car di Bmw, una M3 Gt2 firmata da Jeff Koons.
Lartista americano va dunque a inserirsi nella lunga lista di maestri dellarte contemporanea che hanno dato vita, nel corso degli anni, a una serie di capolavori su quattro ruote con il marchio di Monaco: dopo Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jenny Holzer, soltanto per citare quelli che hanno dipinto esemplari poi scesi regolarmente in gara e, spesso, con ottimi risultati. La grafica concepita da Koons evoca potenza, movimento e luce e fa largo uso delle tinte sature, tipiche dellautore, su un fondo nero che contrasta con linterno color argento della vettura scelto appositamente dallartista.
Rievocando quanto avvenuto per la art car di Roy Lichtenstein nel 1977, la creazione di Koons verrà presentata domani a Parigi al Centre Pompidou prima di essere affidata al direttore di Bmw Motorsport Mario Theissen e ai piloti Andy Priaulx, Dirk Muller e Dirk Werner che la guideranno sul leggendario circuito della Sarthe.
La M3 Gt2, equipaggiata di un V8, 4 litri, da 500 cv, che la spinge da 0 ai 160 orari in 3,4 secondi, avrà il numero 79 in omaggio all'auto disegnata da Warhol nel 1979 che portava il numero 76 in onore dell'art car di Frank Stella del 1976. Dopo le esperienze in pista, anche lultima art car troverà posto nella sua casa naturale, il Museo Bmw di Monaco da dove quelle che lhanno preceduta si sono mosse soltanto per prestigiose esposizioni al Louvre, al Guggenheim e al Museo darte di Shanghai.
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