L’arte contemporanea vuole diventare «popolare»

Galleristi italiani e stranieri nella capitale per proporre il meglio delle ultime generazioni

Sarà un lungo weekend dedicato all’arte contemporanea. Da oggi infatti sarà possibile visitare la prima fiera d’arte contemporanea a Roma. Dislocata in tutta la città, all’interno di prestigiosi palazzi storici - il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, Palazzo Ferrajoli, Palazzo Wedekind, Palazzo Rospigliosi, il Tempio di Adriano, le Terme di Diocleziano - la fiera apre le porte al grande pubblico. Se l’Italia non è nuova a eventi di questo tipo, basti ricordare le due fiere più interessanti di Torino e Bologna, per Roma invece si tratta del primo esperimento. Come infatti affermato da Roberto Casiraghi, direttore della fiera, «questa è stata una lunga gestazione», che però ha portato un ottimo risultato. Sempre Casiraghi sostiene infatti, nel ringraziare i molti sostenitori ma anche gli oppositori, che è stato soprattutto grazie a coloro che lo hanno criticato che gli organizzatori hanno potuto trovare la «retta via». La manifestazione sembra avere tutte le carte in tavola per essere un successo. Il connubio tra antico e contemporaneo non poteva essere più azzeccato, grazie anche a un lavoro di allestimento praticamente perfetto. Pur non toccando minimamente le parti antiche infatti, le opere degli artisti contemporanei sembrano colloquiare perfettamente con gli spazi che le ospitano. Nell’ambito della fiera inoltre sono state allestite due mostre, anche queste interessanti, che forse valeva la pena tenere aperte anche qualche giorno in più, visto la mole di lavoro e immaginiamo economica impegnata. Due esposizioni dicevamo, una presso le Terme di Diocleziano, e l’altra a Palazzo Rospigliosi. Cose mai viste è il titolo di quella curata da Achille Bonito Oliva alle Terme, e racconta, attraverso un percorso suggestivo ed emozionante, le opere delle collezioni dei galleristi presenti in fiera. Capolavori di Gilberto Zorio, di Pistoletto, di De Dominicis, tanto per fare qualche nome di artista italiano. Nella mostra invece intitolata Incipit, a Palazzo Rospigliosi, a cura di Ludovico Pratesi, un racconto fatto per immagini delle opere acquistate dai giovani collezionisti romani. E qui si possono ammirare invece giovani artisti come Giuseppe Pietroniro, o anche Loris Cecchini, o il più conosciuto Francesco Vezzoli. Negli altri spazi elencati invece la fiera vera e propria, con stand di gallerie italiane e internazionali.

Il tutto visitabile grazie a un servizio navetta messo a disposizione dell’organizzazione, che accompagnerà i visitatori da un luogo all’altro tutti i giorni fino a domenica.
Informazioni utili: www.romacontemporary.it. Apertura da oggi a domenica (dalle 12 alle 21). Ingresso: 15 euro, ridotto 10.

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