Luoghi di culto ma anche scrigni preziosi. Le chiese di Roma sono per turisti e appassionati darte un immenso tesoro da ammirare. Solo i romani, spesso distratti, perdono il gusto di fermarsi di fronte a capolavori che incontrano frequentemente nella vita di tutti i giorni. Ora la Soprintendenza per il patrimonio storico artistico del Lazio, diretta da Rossella Vodret, vuole porre rimedio a questa corriva abitudine. La soluzione? Installare nelle chiese della città didascalie e pannelli illustrativi per raccontare la storia di questi luoghi di culto e descriverne i tesori artistici.
Il progetto, realizato anche grazie al sostegno della Coldiretti, riguarderà per prime le chiese di Santa Prassede e di San Pietro in Vincoli nel rione Monti e quelle di San Giovanni dei Fiorentini, Santa Maria dellAnima e San Salvatore in Lauro nel rione Ponte. Limpegno dei funzionari della Soprintendenza ha permesso, tra laltro, il coinvolgimento dellAccademia di Belle Arti di Roma. Gli studenti della cattedra di Beni Culturali e Ambientali collaboreranno infatti con la sezione didattica della Soprintendenza nellelaborazione dei materiali illustrativi.
«Da tempo - spiega la soprintendente Vodret - è forte lesigenza di rispondere alla curiosità di cittadini e turisti nei confronti dellimmenso patrimonio storico e artistico che si trova nei luoghi di culto romani. Molti, troppi, passano davanti a capolavori straordinari ignari di cosa stanno vedendo.
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