L’asl non demorde: tra le assunzioni dell’ultimo minuto c’è un meteorologo

La legislatura è finita, il clientelismo ancora no. «Continua la corsa frettolosa agli ultimi scampoli di poltrona per accontentare amici e simpatizzanti del centrosinistra che nel Lazio ha perso le elezioni ma che non si arrende all’idea di lasciare la stanza dei bottoni - dice il consigliere PdL Massimiliano Maselli -. E più che mai questo sta accadendo nelle aziende sanitarie dove i general manager si stanno arrovellando per pronuovere nuovi primari, caposala e alti funzionari». Ma certe volte anche un altro genere di professionalità. Rimane incomprensibile capire, per esempio, a cosa serva un meteorologo in ospedale. Invece il direttore generale dell’Asl Roma E Pietro Grasso, avrà ben chiaro il ruolo da affibbiare a questa professionalità, visto che si accinge a nominarlo e strutturarlo nell’azienda.
Il bando è scaduto il 16 novembre scorso e in questi giorni, la commissione giudicatrice nominata a sua volta cinque giorni fa (il 9 aprile) lo sta selezionando per assumerlo, come dirigente analista, all’interno del reparto di Epidemiologia. Ma non era stato sancito un inderogabile blocco del turnover per il grave stato di crisi in cui versano le finanze sanitarie laziali? Lo sconcerto dei sindacati è colossale.
«Queste sono contraddizioni inenarrabili di fronte al fatto che negli ospedali ci sono al palo tanti medici e infermieri con contratti a termine, altri che prestano mano d’opera tramite cooperative e altri ancora che mandano avanti i pronto soccorsi rimanendo precari, mentre poi - spiega sbigottito Roberto Lazzarini, responsabile dei rapporti istituzionali della Fials Confsal regionale - assistiamo a operazioni di assunzioni che c’entrano poco o niente con l’assistenza sanitaria». Già, ma non si completa qui la corsa alla poltrona che si gareggia all’Asl Roma E. C’è dell’altro.
Il direttore Grasso ha inviato una nota alla Direzione regionale per le risorse finanziarie destinate alla sanità spiegando l’esigenza di una professionalità da avocare nella direzione ospedaliera. Il medico specialista è Giovanna Giannetti e verrebbe da Novara. E non tarda un altro commento. «Inverosimile una richiesta del genere contando che - precisa Maselli - la cosiddetta mobilità interregionale è categoricamente osteggiata dai vincoli del piano di rientro dal deficit siglato a febbraio 2007 con l’allora governo Prodi». Tuttavia una richiesta diretta sempre alla medesima direzione regionale, Grasso l’avanza pure per un altro specialista. Ritiene infatti di dover assumere un altro medico igienista da inserire sempre nella direzione ospedaliera.

Si tratta di Giovanni Vicario che a oggi è dipendente dell’Asp Laziosanità. Tra queste ultime poltrone in via di assegnazione se ne possono annoverare altre da aggiudicare a infermieri che presto diverranno caposala. Saranno sette e la commissione giudicatrice delle promozioni è già al lavoro.

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