"L’asse spezzato? Era arrugginito"

Tracce di ruggine sull’asse spezzato. La corrosione che mangia il metallo. Ecco un primo indizio che potrebbe spiegare il cedimento strutturale che ha provocato la strage

"L’asse spezzato? Era arrugginito"

Roma - Tracce di ruggine sull’asse spezzato. La corrosione che mangia il metallo. Ecco un primo indizio che potrebbe spiegare il cedimento strutturale che ha provocato la strage.

È questa, anche secondo il ministro dei Trasporti Altero Matteoli (nella foto), la causa del disastro. I magistrati hanno già disposto accertamenti sulle operazioni di manutenzione, compresa la congruità degli ultimi controlli agli ultrasuoni eseguiti sull’asse. Ma per gli investigatori «il quadro è complesso e le indagini saranno approfondite anche su tutte le altre ipotesi possibili».

Matteoli, che ha costituito una propria commissione d’inchiesta composta da tre tecnici, si presenta in Senato per rendere noti i risultati del primo rapporto informativo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. Comincia con un bilancio del disastro, 17 morti di cui 16 accertati. E prosegue con la ricostruzione della dinamica dell’incidente del 50325. Nella stazione di Viareggio, dice, i periti hanno riscontrato «tracce di scavalco» sulla rotaia destra, nel senso di marcia del treno: dopo 15 traverse (circa nove metri) la ruota di sinistra del primo dei 14 carri è caduta all’interno del binario. In seguito allo «svio». Il carro ha urtato il marciapiedi: il treno ha quindi proseguito per tutta la stazione di Viareggio (circa cinquecento metri) fino a fermarsi con le prime cinque cisterne ribaltate verso sinistra. L’incendio è stato causato dalla fuoriuscita di gas dalla cisterna del primo carro, di proprietà della società americana Gatx Rail, con sede europea a Vienna, ed immatricolato presso le ferrovie tedesche Bahn.

Le prime indagini si sono concentrate su una «sala montata». L’asse è risultato tranciato nella parte che sporge dalla ruota - detta fusello - poco prima della boccola, la quale consente all’asse stesso e alle ruote di girare.

La sezione di rottura, ha detto Matteoli, ha evidenziato una «cricca» estesa, che ha portato la sezione esistente a ridursi notevolmente fino al totale cedimento». La superficie di rottura, poi, «presenta un aspetto liscio con tracce di ruggine», il che farebbe pensare a una lesione preesistente.

Una delle ipotesi è che l’asse abbia un difetto di fabbricazione. Eppure, il carro - il cui peso era in regola con il limite di 80 tonnellate fissato dalle autorità tedesche - aveva superato tutta una serie di controlli. I tecnici di Trecate «non avevano evidenziato alcuna anomalia».

Secondo le direttive comunitarie, «le attività di revisione e di manutenzione»

spettano alla società proprietaria, cioè alla Gatx, che in effetti aveva disposto la revisione. «Ulteriori controlli sono in corso - ha aggiunto il ministro - per accertare la regolarità delle operazioni di manutenzione».

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