Roma

L’assedio dei tifosi sotto l’Ara Coeli

Michela Giachetta

«Noi ci sposiamo, scusate il disturbo». Mancava questo striscione ieri davanti alla chiesa dell’Ara Coeli, scelta da Francesco Totti e Ilary Blasi per la celebrazione del loro matrimonio. Un matrimonio in diretta tv su Sky. Si sa che i «due cuori e una capanna» non sono più di moda. Mancava lo striscione, ma non sarebbe stato affatto fuori luogo, data la situazione che si è creata ieri in città. La zona intorno alla chiesa, fino ai Fori Imperiali, infatti, è stata chiusa per ore. Transenne ne hanno limitato l’accesso. Molte corse degli autobus sono state deviate, fermate dei capolinea spostate. Vigili costretti a fare gli straordinari. Molti turisti che si trovavano lì per caso hanno chiesto cosa stava accadendo. «Solo» un matrimonio. «Ma si sposa un re?». In effetti sì, dicesi «l’ultimo re di Roma».
Inizio cerimonia previsto per le 17, ma già un paio d’ore prima qualcuno era presente. Sotto il sole. Tra i primi ad arrivare una coppia di baresi in vacanza a Roma: «Abbiamo scelto i posti migliori sul basamento della statua del Leone alla fine della scalinata del Campidoglio, per vedere il nostro capitano».
Il capitano si presenta con il suo tight blu, in anticipo. È il momento dello striscione. Rosso, con la scritta gialla «Orgoglio romano». Viene scoperto da alcuni tifosi lungo la transenna prospiciente la scalinata dell’Ara Coeli. Tanti i turisti, soprattutto giapponesi, che scattano foto alla folla. Qualcuno sventola (..

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