L’assessore in bilico si sceglie due nuovi consulenti personali

L’assessore in bilico si sceglie due nuovi consulenti personali

Per essere un’assessora autosospesa (e pare già pentita) è decisamente attiva. Per essere una vicepresidentessa a rischio «licenziamento» è tutto fuorché attendista. Marina Dondero si dà da fare come se fosse al suo primo giorno di incarico, tanto che il braccio destro di Alessandro Repetto alla guida della Provincia di Genova ha chiesto e ottenuto due nuovi consulenti tutti per sé. I compagni di giunta, quelli dai quali si era smarcata per motivi politici legati all’allontanamento del collega assessore del Pdci Giorgio Devoto, l’hanno subito accontentata votando all’unanimità la sua richiesta di avere due collaboratori personali «di propria completa fiducia» oltre al personale già in forza alla Provincia.
Tanto per fare subito le cifre, due consulenti che costeranno poco meno di 50mila euro per quest’anno e altri 26.514 euro nei primi mesi del 2012, almeno fino a quando Repetto e compagni «regneranno» a Palazzo Spinola. Il primo collaboratore della vicepresidentessa che potrebbe far le valigie in caso di rimpasto andrà a lavorare nell’Assessorato Costa ed entroterra e pari opportunità. Cosa dovrà fare in particolare, visto che un altro dipendente con le sue stesse caratteristiche era impossibile da trovare in Provincia? Dovrà occuparsi di «Servizi amministrativi» in qualità di «tecnico». Non un ingegnere astrofisico, dunque, ma almeno evidentemente l’unica persona in grado di garantire all’assessore quel rapporto di «natura fiduciaria» che non riesce a trovare in altri contabili già in servizio. Più o meno simile, oltre che nello stipendio, anche il motivo della scelta dell’altro consulente personale, che sarà una esperta di agricoltura. Dovrà occuparsi del progetto «Alla ricerca del gusto», dare supporto alla «Rete degli orti scolastici», collaborare a «Piano dello sviluppo rurale e altri incarichi. Anche in questo caso, tutti i dipendenti della Provincia sono stati ritenuti incapaci a fare cose simili dall’assessore Dondero.
La cosa singolare sta proprio nel particolare momento «politico» della Provincia, alle prese con spostamenti di alleanze, mal di pancia, minacce di rottura, autosospensioni e ripensamenti più o meno annunciati, soprattutto nell’area della sinistra estrema cui fa riferimento la vicepresidentessa. Insomma, proprio ora che rischia il posto, o minaccia di lasciarlo, o fa finta di minacciare di lasciarlo, l’assessora assume due nuovi consulenti che da qui a giugno 2012, costeranno 76mila euro alla Provincia. E le cifre sono scritte nero su bianco, pur se la delibera di giunta assicura che «gli oneri relativi alla predetta attivazione non portano pregiudizio rispetto all’obiettivo di riduzione delle spese di personale». Cioè, con due consulenti in più per 76mila euro si risparmierà sul personale. Sempre nelle delibere poi è specificato che però i due consulenti andranno a casa al massimo trenta giorni dopo l’assessora che li ha scelti. In qualunque caso e per qualunque motivo Marina Dondero non dovesse più essere vicepresidente della Provincia, anche le due persone delle quali non si poteva proprio fare a meno, potranno essere congedate e la Provincia potrà fare a meno di loro.
Chi intanto continua a incalzare la giunta Repetto per fare chiarezza su alcune scelte di consulenza fatte da società partecipate è il consigliere biasottiano Massimo Pernigotti. A proposito dell’affidamento di incarichi di manutenzione a due autobus della Atp alla società di cui è direttore lo stesso ingegnere che era stato assunto come consulente dall’azienda di trasporti provinciale genovese, occorrerebbe qualche informazione in più. Se il direttore generale Atp Luigi Sardi, direttamente al Giornale aveva spiegato che l’incarico era stato dato dopo un bando di gare al di sopra di ogni sospetto, nella risposta scritta al consigliere provinciale, lo stesso dirigente spiega che si è trattato di una «gara informale».

E nella risposta non viene specificato quale sia stato il risparmio ottenuto con questo affidamento. Pernigotti ha per questo chiesto all’assessore Anna Maria Dagnino, che vengano chiariti questi e altri aspetti. L’assessore ha garantito che appena avrà le nuove informazioni le farà avere al consigliere.

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