L’assessore: «Il turismo non è fatto dai posti barca»

L’assessore: «Il turismo non è fatto dai posti barca»

(...) Il consigliere Pdl chiede di capire i motivi dell’«inattesa bocciatura da parte della Regione del progetto del porticciolo di Diano Marina». Si finisce inevitabilmente a parlare degli altri due progetti stoppati da Burlando e compagni, cioè quelli di Savona-Margonara e Albenga (mentre Santa Marghrita spera ancora di trovare una soluzione per il suo porticciolo). Ma quel che stupisce è la replica dell’assessore Briano. Che per prima cosa giustifica il «no» a Diano Marina con supposti contrasti tra il progetto e i piani di bacino dell’area. Scajola obietta che esistono autorevoli pareri di esperti, professori universitari e amministratori che sconfessano la linea dei tecnici della Regione. L’ammissione più grave arriva però subito dopo. «Quando leggo che il futuro del turismo passa per lo sviluppo dei porticcioli turistici resto perplessa - confessa l’assessore, che conferma la posizione politica della maggioranza - I nostri uffici hanno ricevuto praticamente una richiesta di porticciolo da ogni Comune. Abbiamo ritenuto di prendere una pausa di riflessione, chiamiamola una sorta di moratoria, perché la Regione possa valutare le richieste insieme». Cioè, intanto si blocca tutto, poi si vedrà. Anche perché l’assessore Briano, che si lascia sfuggire che c’è un indirizzo di giunta al proposito, nulla dice su cosa si intende fare nel frattempo e quando (o se) finirà questa moratoria. Drastico e preoccupato Scajola che evidenzia come «emerga così finalmente in maniera chiara e definitiva l’atteggiamento di contrarietà della sinistra verso il turismo nautico e verso quindi una di quelle possibilità per il territorio di svilupparsi e fare economia».
Lo stato di confusione della Regione non è peraltro evidente solo in questo settore. Anche il Piano casa sta mandando in tilt gli equilibri, mettendo a nudo i problemi della maggioranza. Ieri la Lega Nord ha presentato una proposta di legge per modificare alcuni punti della stessa legge regionale sul piano dell’edilizia. In particolare per ridurre i vincoli sulle «superfici accessorie» (terrazzi, sottotetti, porticati, ecc.), sulle «pertinenze» (cantine, ripostogli, centraline...

) e sulla sostituzione edilizia (relativa a scale e vani ascensori). Durante il consiglio si è parlato anche dell’eccessivo peso degli zainetti degli studenti liguri. Anche in questo caso, senza arrivare a qualcosa di concreto.

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