L’Atalanta fa quattro gol e torna in Serie A Bergamo come Piedigrotta

E’ finita in trionfo, con la òla, sventolio di bandiere, agitar di magliette, giri di campo, cori, applausi, baci e abbracci. L’Atalanta è di nuovo in serie A, un anno dopo la retrocessione e l’arrivo di Antonio Percassi alla presidenza. Legittima la soddisfazione della dirigenza, così come l’esultanza dei giocatori e l’entusiasmo del pubblico che, ancora una volta, ha riempito le gradinate del vecchio stadio. Un chiaro segnale alla giunta comunale, che deve concedere il via libera all’iniziativa pilotata dal presidente atalantino, e alle minoranze che, sotto le bandiere del «partito del no», cercano di mettere i bastoni fra le ruote. Bergamo in festa, insomma, secondo pronostico. Eppure per gli oltre ventimila sostenitori nerazzurri il pomeriggio era cominciato male, anzi malissimo. Perché invece di assistere a una passeggiata dei propri beniamini opposti al Portogruaro che annaspa in fondo alla classifica, la partita ha avuto un avvio tutt’altro che semplice. I veneti, infatti, si sono sistemati in campo con un catenaccione vecchi tempi. E’ così capitato che, dopo un’occasione d’oro sprecata da Tirobocchi, la squadra di Agostinelli (ex applauditissimo e pure premiato) è passata in vantaggio con Scozzarella (altro ex) ed ha chiamato Consigli a mostrare le sue notevoli doti in due circostanze. Sembrava una partita segnata, con Manfredini fuori per infortunio e difesa scombussolata, in più nervi a fior di pelle in campo e sulle tribune per le strambe decisioni di un arbitro non all’altezza, incapace di frenare le di alcuni giovanotti veneti. Poi, nel finale di tempo, prova e riprova, l’Atalanta è riuscita a pareggiare, grazie a un colpo di testa di Tiribocchi su assist di Barreto. I nerazzurri, rinfrancati, hanno ritrovato coraggio, energie e soprattutto idee. Un colpo d’artista di Doni ha smarcato Raimondi che, dalla linea di fondo, ha offerto a Bonaventura il pallone da spedire alle spalle di Rossi. La partita si è praticamente chiusa qui. La ripresa, infatti, è stata un monologo nerazzurro.

Il Portogruaro si è sciolto e i leoni dei primi 45 minuti si sono trasformati in innocui agnellini al pascolo. Tutto facile per l’Atalanta, in gol altre due volte con Del Vecchio e Tiribocchi, applausi per tutti in attesa del fischio finale e dare inizio alla festa.

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