L’Ater assume dirigenti dall’esterno e affida la gestione a una banca

Il capogruppo regionale dell’Udc Massimiliano Maselli ha presentato in consiglio regionale un’interrogazione urgente sull’attività deliberativa dell’Ater (l’ex Istituto autonomo case popolari) del Comune di Roma in ordine all’assunzione di nuovi dirigenti, alla sanatoria di locali occupati abusivamente e alla gestione degli immobili non residenziali.
«Il consiglio di amministrazione dell’Ater del Comune di Roma – spiega Maselli – lo scorso 19 luglio ha deliberato una sanatoria per i locali occupati abusivamente, ha deciso di assumere dall’esterno nuovi dirigenti senza un preventiva verifica delle professionalità esistenti all’interno della struttura e ha deliberato in ordine all’affidamento all’esterno della gestione del patrimonio immobiliare non residenziale, attraverso apposita gara pubblica».
«Per quanto concerne la sanatoria delle occupazioni abusive vorrei far notare – continua Maselli – che non risulta esservi un completo ed esauriente censimento di tali occupazioni e delle caratteristiche e condizioni anche reddituali dei singoli occupanti. Quindi mi rivolgo al presidente della Giunta e all’assessore ai lavori pubblici e politica della casa per sapere se l’Ater di Roma sia a conoscenza delle caratteristiche del suo patrimonio immobiliare attraverso un adeguato censimento e se per le occupazioni abusive si abbiano gli elementi indispensabili concernenti le reali condizioni dei singoli occupanti».
«Sull’assunzione di nuovo personale – prosegue l’esponente dell’Udc - rilevato che l’assunzione di nuovi dirigenti avviene mentre si sta procedendo alla esternalizzazione di taluni servizi, tra i quali quello inerente al settore delle riscossioni dei canoni che verrebbe affidato ad un istituto bancario, chiedo invece di sapere quali mansioni debbano assolvere i nuovi dirigenti anche in considerazione del fatto che per numerose attività dell’Azienda è prevista una fase di affidamento all’esterno».


«Infine – conclude Maselli – vorrei conoscere attraverso quali elementi contenuti nel bando approvato per la gestione degli immobili non residenziali siano assicurate le particolari finalità pubbliche che il patrimonio delle Ater deve soddisfare, anche se regolato con norme di diritto privato, in ordine all’interesse generale assistenziale dell’ente stesso».

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