L’Austria schiera dei perfetti «Falsari»

da Berlino

La falsificazione di sterline da parte del Reich durante la guerra ha ispirato a Jean Giono Cresus (1960), con Fernandel, e a Terence Young Agli ordini del Führer e al servizio di Sua maestà, con Christopher Plummer (1967). Che però raccontavano fatti di completa fantasia o ampiamente romanzati. La vicenda dei reali falsari, detenuti in campo di concentramento come criminali comuni, politici o come ebrei, è ora descritta fedelmente nel film Die Fälscher («I falsari») dell'austriaco Stefan Ruzowitzky, in concorso ieri al Festival di Berlino. Protagonista, l'attore reso celebre dalla serie tv Rex, Karl Markovics: attorno a lui, nel ruolo di asso del falso nella Berlino degli anni Trenta, si forma il gruppo che ingannerà perfino la Banca d'Inghilterra.

Ma era tardi per cambiare l'esito delle guerra... Miscela di film giallo e film concentrazionario, Die Fälscher schiera attori bravi, con facce «vere», e vanta una notevole aderenza storica e soprattutto evita ogni retorica e ogni stereotipo.

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