Pubblichiamo in questa pagina un inedito racconto di Filippo Tuena tratto dal Manualetto a uso dello scrittore ignorante, che uscirà i primi mesi del 2010 per leditore Mattioli 1885. Un pamphlet ironico, irriverente e spesso feroce, che scherza sugli inconvenienti e le insicurezze, ma anche sul vittimismo titanico di molti scrittori esordienti, sempre in bilico tra la convinzione di essere dei geni incompresi e le difficoltà, anche sociali, di esserlo. È unanteprima firmata da uno degli scrittori italiani contemporanei che maggiormente si avvicinano alla letteratura, più che alla narrativa. Come dimostra anche il suo Ultimo parallelo (Rizzoli, vincitore del Premio Viareggio nel 2007): un romanzo, che prendendo spunto dal tentativo di Robert Scott di raggiungere il Polo Sud nel 1912, diventa metafora delle disillusioni e della fragilità umana di chi «ha qualcosa da dimenticare piuttosto che da conquistare» e decide di andare «a consumare i propri desideri ai confini del mondo».
Poeta dellestremo, di quel ghiaccio interiore che spesso diventa il nostro quotidiano, Tuena, dopo aver pubblicato I Diari del Polo, unica traduzione italiana moderna delle carte di Scott (edito questanno per Carte Scoperte), è appena uscito in libreria con due volumi da lui curati e introdotti: Sud di Ernest Shackleton (Nutrimenti), il resoconto «in presa diretta» di unaltra eroica e storica impresa antartica, e Pagine di un diario veneziano di Valerio Zurlini (Mattioli 1885). Un viaggio di carta tra «gli anni delle immagini perdute» di Zurlini, tra i grandi protagonisti del cinema internazionale, autore tra gli altri de Il deserto dei Tartari, ma purtroppo quasi del tutto dimenticato.
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