Politica

L’autunno delle riforme

Esercitazione per l'esame di giornalismo. Il candidato scriva un articolo imitando lo stile del suo giornalista preferito. Svolgimento: «Sono Enzo Biagi, solo un vecchio cronista: è autunno, si ricomincia. La prima rata del riscaldamento, i libri scolastici, i grembiuli degli scolari, le maniche dei cappottini divenute corte, la legge elettorale a fracassarci gli zebedei. Ricordo quando Eleonora Roosevelt mi fece leggere un articolo di Paolo Mieli datato 17 febbraio 1996: “E allora diciamolo apertamente, proprio noi del Corriere della Sera che siamo stati accusati di essere “sacerdoti del maggioritario”: a metà strada non si può restare; o la prossima legislatura riprende il discorso da dove si è interrotto adesso e procede a passi spediti verso il compimento della riforma o è meglio tornare indietro. Sì, tornare indietro. Tornare al sistema proporzionale”. Eh, quante parole, quanta acqua è passata sotto i ponti. Un mio prozio di Verrecchia mi ha pure ricordato quando Casini e Follini, mi pare nel 1999, promossero e sostennero un referendum per abolire la quota proporzionale del 25 per cento, insomma volevano abolire i simboli di partito dalle schede (compreso il loro) per lasciar spazio solamente ai simboli di due grandi contenitori di forze. Bipolarismo puro. Un mio arcicugino di San Marino mi ha anche detto che il referendum andò male, e che in ogni a caso a opporsi fu paradossalmente quello lì, come si chiama, Berlusconi.

E adesso siamo qui, la prima rata del riscaldamento, i libri scolastici, i grembiuli degli scolari».

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