L’autunno francese dell’Opera Giocosa

L’autunno francese dell’Opera Giocosa

Sarà il "Werther" di Jules Massenet ad aprire le porte del teatro Chiabrera il prossimo 13 ottobre per l'esordio della stagione lirica autunnale dell'Opera Giocosa; dopo il grande successo degli allestimenti estivi alla fortezza del Priamar, ecco riaccendersi le luci del palcoscenico con due capolavori assoluti del repertorio operistico francese, il dramma lirico tratto dal celebre romanzo di Goethe e la popolarissima "Carmen" di Georges Bizet. Due appuntamenti che non mancheranno di attirare il pubblico affezionato, ansioso di affollare la platea del suo teatro - tornato alla regolare attività con l'"Aida" zeffirelliana dello scorso novembre - ma anche appassionati stranieri, che già hanno assediato di telefonate il botteghino per le prenotazioni alla prima.
Il Werther, una tragedia romantica intessuta sulle lacerazioni dell'animo e sul dramma della solitudine esistenziale, un'opera geniale e complessa, poco rappresentata (a Savona manca dal 1907), ma amata dalla maggior parte dei cultori della lirica. Un cast davvero promettente, che vanta un talentuoso giovane protagonista - il ventisettenne russo Dmitry Korchak - già avviato ad una brillante carriera, e un'affascinante Charlotte, Anna Caterina Antonacci, una delle interpreti più applaudite e ambite dai teatri di tutto il mondo; dirige l'Orchestra Sinfonica di Sanremo - con cui è stata avviata una stretta collaborazione, più che mai preziosa specialmente da quest'anno - Giovanni Di Stefano e firma la regia l'eclettico Marco Carniti, che ha creato uno spettacolo denso di pregnante atmosfera e un'ambientazione evanescente, quasi fuori del tempo.
Ed esplosiva arriva poi "Carmen" (10 novembre), in coproduzione con la Fondazione Toscanini, per la regia di Beppe De Tomasi e la direzione di Julian Kovatchev; sensuale, coinvolgente, l'opera mette i suoi violenti colori del sud al servizio di un profondo conflitto psicologico dei personaggi, con quel culmine drammatico che così tanto la caratterizza - se proprio non ne fa un caso unico - all'interno del genere dell'opera comique cui "Carmen" appartiene.

Hermine May sarà la protagonista, «straordinaria anche dal punto di vista della presenza scenica» - sottolinea Tito Gallacci, presidente dell’Opera Giocosa - anche lei artista di fama internazionale e affiancata nella recita savonese da un cast di tutto rispetto, tra cui Yolanda Auyanet nel ruolo di Micaela e Luca Grassi - di ritorno all'Opera Giocosa dopo il Don Giovanni del 2002 (fuori sede) - nei panni di Escamillo.

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