L’avventura del Grifone inizia nel segno di Figueroa

L’avventura del Grifone  inizia nel segno di Figueroa

Buona la «prima» europea del Genoa. I rossoblù a Marassi battono i danesi dell'Odense per 3-1. Un risultato importante, anche se la qualificazione ai gironi di Europa League non è ancora in cassaforte. Una bella festa, comunque, per il grande pubblico rossoblù (21.000 tifosi festanti), entusiasti del ritorno in Europa del vecchio Grifone anche in una serata dal caldo torrido e insopportabile. Il grande protagonista - con due gol - è stato Lucho Figueroa, sino a poche settimane fa con le valigie pronte per il Sudamerica e adesso riscopertosi uomo decisivo. La prima rete firmata da Emiliano Moretti, uno dei giocatori dalla maggiore esperienza internazionale. Peccato per il gol regalato ai danesi nel finale, con una dormita davvero evitabile. Giovedì prossimo il ritorno in Danimarca che vale l'accesso ai gironi di Europa League.
Amelia voto 6: i danesi non gli creano particolari grattacapi, per lui un esordio piuttosto tranquillo davanti al nuovo pubblico. Non del tutto esente da colpe sul gol di Gislason.
Biava 6: una prestazione positiva, senza infamia e senza lode. Sa bene quello che Gasperini vuole da lui, copre con attenzione e - pur non limitandosi al «compitino» - mantiene la posizione e si sgancia molto raramente.
Moretti 6,5: uno dei giocatori con la maggiore esperienza internazionale, si trova a suo agio sin dall'avvio (nonostante per lui si tratti comunque di un esordio a Marassi). E bagna la sua «prima» al Ferraris con un gol da rapinatore d'area. Non fa rimpiangere Ferrari. Ma è da rivedere sul gol dell'Odense.
Bocchetti 6: forse è il giocatore che funziona meno in difesa, perde qualche pallone di troppo ma è comunque molto generoso. Sfiora anche il gol del raddoppio alla fine del primo tempo. (dal 29' s.t. Sokratis s.v.)
Mesto 6,5: funziona alla grande - nonostante il caldo torrido del «Ferraris» - l'asse sulla destra con Palacio. Tanta corsa, qualche apertura interessante. Un giocatore duttile: ovunque lo metta, Gasperini sa sempre quello che trova.
Milanetto 6: Gasperini si affida al "faro" della vecchia guardia per guidare il centrocampo nella prima gara chiave della stagione. Non sempre efficace, talvolta si complica un pò la vita. Le condizioni del campo non lo aiutano di certo. Ma esce tra gli applausi, al 20' della ripresa, sostituito da Zapater. (dal 20' del s.t. Zapater 6: entra quando gli schemi sono un pò saltati, tiene comunque la posizione)
Juric 6: cuore, grinta, determinazione. Come al solito. Deve fare i conti con un cliente scomodo come Djemba Djemba ma cerca comunque di rendersi sempre utile. Da lui parte qualche break interessante per l'immediato rilancio dell'azione.
Criscito 6,5: ne ha fatta di strada, lo «scugnizzo» rossoblù. Un tempo era un terzino promettente, ormai si muove da veterano anche in campo internazionale. Dopo il buon esordio in maglia azzurra contro la Svizzera, un altro esame superato a pieni voti. La sua conferma dalla Juventus - in estate - è stato un grande colpo di mercato per il Genoa.
Palacio 7: è il volto nuovo che desta la migliore impressione, nella prima uscita stagionale del Genoa. Ottimi guizzi sulla destra, salta l'uomo con una certa regolarità, regala giocate «sudamericane» che valgono da sole il prezzo del biglietto.


Figueroa 7: certo non è Milito - e neppure Crespo - eppure segna una doppietta pesantissima, con un poderoso stacco di testa sintomo di una buona condizione fisica e mostrando di essere al posto giusto nel momento giusto in occasione del terzo gol. (nel s.t. dal 38' Kharja s.v.)
Sculli 6,5: un combattente vero, che corre e «fa legna» quanto basta per permettere alla squadra di supportare il 3-4-3 di Gasperson.

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