Cronache

L’avvocato «rosso» dà del «fascista» a Berlusconi

«Ma come si permette di dare del fascista a Silvio Berlusconi? Proprio lui, l’avvocato Claudio Bottelli, vetero comunista di ispirazione bolscevica, che io, Marco Melgrati, sindaco di Alassio, ora consigliere regionale ligure del Pdl, ho gratificato attribuendogli l’Alassino d’oro per i suoi meriti quale decano degli avvocati locali e difensore delle tradizioni all’interno dell’associazione Vecchia Alassio!». Quasi si pente, e senza dubbio si fa un esame di coscienza, Melgrati, quando gli raccontano che Bottelli avrebbe tacciato il premier con l’attributo «mussoliniano» durante la celebrazione della Festa della Repubblica e della Resistenza a Casanova Lerrone. «Io non c’ero» precisa Melgrati. Ma a quanto gli hanno riferito numerosi testimoni oculari e audiolari, «il “partigiano“ avvocato Bottelli, alla presenza di numerosi sindaci e amministratori locali, avrebbe rivolto al presidente del Consiglio l’appellativo di fascista, mentre gli esponenti delle forze dell’ordine presenti hanno fatto finta di non sentire». Evidentemente - sferza Melgrati - «l’età, con i conseguenti problemi vascolari, non può costituire occasione di impunità per chi, comunque, come presidente dell’Anpi di Alassio, svolge un ruolo pubblico». L’episodio resta un fatto gravissimo, insiste il neo consigliere regionale, che «appare ancora più grave e diseducativo, ad usare un eufemismo, stante la presenza alla cerimonia di una ventina di bambini dell’Artgroup che hanno cantato la canzone della Resistenza Fischia il sasso».

E pensare che l’avvocato «rosso» non è nuovo a simili intemperanze: il suo spirito - ricorda il consigliere regionale del Popolo della libertà - lo ha portato in passato «a commentare in maniera irriguardosa scelte dell’amministrazione di Alassio, come quella di intitolare uno spazio pubblico a un eroe della Resistenza, medaglia d’oro al valor militare, come il conte Edgardo Sogno Rata del Vallino, che fu accusato ingiustamente di un golpe e incarcerato, poi prosciolto in istruttoria».

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