Cronaca locale

L’azienda Nata nel 1971 dalle ceneri Innocenti è in crisi ormai da anni

L’Innse nasce nel 1971 dalla cessione del settore meccanica pesante della Innocenti al gruppo Iri e dalla contemporanea fusione con la Sant’Eustachio di Brescia. Successivamente sono svariati i passaggi di mano: è stata venduta nel 1995 alla tedesca Demag per poi passare nel 2000 nelle mani del gruppo Manzoni dopo un intervento del ministero dell’Industria in seguito alla dichiarazione da parte della Demag dell’intenzione di chiudere lo stabilimento. Il gruppo Manzoni, a fronte di agevolazioni da parte dello Stato, si era impegnato a mantenere i 100 dipendenti e a rilanciare la produzione. A causa delle difficoltà finanziarie del gruppo Manzoni la Innse è stata messa in amministrazione controllata nel 2002. Sono seguiti quattro lunghi anni fino a quando, nel 2006, entra in scena il torinese Silvano Genta, che a fronte dell’impegno a rilanciare l’attività produttiva e a salvaguardare l’occupazione dei 53 dipendenti acquista la Innse per soli 700.000 euro. L’accordo lo impegna a non ricorrere a licenziamenti per un periodo di almeno due anni.

Il 31 maggio 2008, una manciata di mesi dopo lo scadere di questo vincolo, i 50 dipendenti hanno ricevuto una lettera di licenziamento collettivo.

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