Le relazioni tra Russia e lex Repubblica sovietica della Georgia sono difficili da quando al potere a Tbilisi cè Mikhail Saakashvili. Lalleato di Washington nel Caucaso è diventato presidente in seguito a una sollevazione popolare pacifica, la Rivoluzione delle Rose, che nel 2003 destituì Eduard Shevardnadze, ministro degli Esteri dellex Unione sovietica.
Saakashvili, 41 anni, ha vinto le elezioni del gennaio 2004 con il 96 per cento dei voti e dal quel momento ha puntato a occidente, appoggiato dalla Casa Bianca. Condoleezza Rice, segretario di Stato americano, ha da poco visitato il Paese, ribadendo il sostegno di Washington. Il Presidente georgiano ha fin dagli inizi introdotto politiche economiche di libero mercato, fatto campagna contro la corruzione e per lentrata del Paese nellUnione europea e nella Nato, infastidendo Mosca, terrorizzata allidea di avere un membro dellAlleanza atlantica nella regione, snodo vitale per i flussi di petrolio e gas dallAsia allEuropa, e lungo i propri confini. Il leader insiste per la sovranità georgiana sulle zone separatiste di Ossezia del Sud e Abkhazia.
Saakashvili è occidentale per formazione. Dopo la laurea in Ucraina, studia negli Stati Uniti e Francia. Poi, tornato in patria, nel 2000 è ministro della Giustizia di Shevardnadze. Nel 2002 le dimissioni,motivate dalla corruzione della politica e la creazione del suo partito a capo del quale, nel 2003, riesce a intercettare il malcontento popolare. Quando sinizia a parlare di brogli, lui diventa icona delle proteste: 100mila persone in piazza e, davanti alle telecamere del mondo, rose rosse ai soldati in assetto antisommossa. La Casa Bianca assegna ancora oggi un importanza fondamentale alla svolta georgiana che apre la strada ad altre rivoluzioni nellarea: la Rivoluzione arancione in Ucraina (2004), quella dei Tulipani in Kyrgyzstan (2005).
Saakhasvili è stato rieletto a gennaio, dopo aver dato le dimissioni a novembre 2007 in seguito a manifestazioni popolari contro il suo governo.
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