L’azzurro Borriello: «Ho sentito i tifosi freddini con me»

L’attaccante genoano, convocato in Nazionale, giura fedeltà al Grifone

L’azzurro Borriello: «Ho sentito i tifosi freddini con me»

Marco Borriello principe azzurro, Gampiero Gasperini premiato dai suoi stessi colleghi allenatori con la panchina d’argento come miglior allenatore della serie B della scorsa stagione. Il momento magico del Genoa oltre alla terza vittoria consecutiva in casa col Catania, contempla anche i riconoscimenti per bomber e allenatore. Borriello ha raggiunto la Nazionale di Roberto Donadoni che domani a Zurigo affronterà in amichevole il Portogallo. Il centravanti del Grifone, autore di 12 gol, è felicissimo perché è pronto all’esordio dopo il primo test positivo con Cannavaro e compagni. La sua caviglia infatti è ok, anche se ieri accusava molto dolore e oggi si sottoporrà al test definitivo. Borriello dopo 16 anni riporta il Genoa nel club Italia, L’ultimo convocato fu Stefano Eranio.
Borriello, da scommessa alla maglia della squadra campione del mondo. Cosa prova in questo momento?
«Una grande gioia. Ringrazio il presidente Preziosi che ha avuto fiducia in me comprando metà del mio cartellino. Devo però ringraziare soprattutto Gasperini che mi ha insegnato molto e che mi ha dato fiducia fin dall’estate scorsa. Per un giocatore sentirsi importante è tutto, specialmente per me che a venticinque anni avevo di fronte forse l’ultima occasione per affermarmi a buoni livelli».
Intanto si parla del suo futuro. Un tormentone destinato a durare visto che il Milan potrebbe riscattarlo potendo mettere sul piatto parecchi soldi. Si parla di ua stima di 18 milioni di euro per tutto il suo cartellino.
«Più segno e maggiore diventa la mia quotazione. È fin troppo facile fare questi conti. E penso che magari sarà difficile per Preziosi potermi trattenere. Però voglio dire ai tifosi del Genoa che io intendo rimanere con questa maglia addosso per tanti anni. E a questo proposito vorrei dire che durante la partita col Catania ho notato nei miei confronti un po’ più di freddezza. Spero che questo non sia dovuto al fatto che c’è questo discorso a metà col Milan e che potrei andarmene a fine stagione. Io ho bisogno del solito grande calore del popolo genoano che mi ha dato tanto. Di sicuro insieme a Preziosi lavoreREmo per poter restare qui a lungo».
Con il Catania tandem d’attacco da subito con Figueroa. Meglio questo modulo o il tridente?
«La classifica che abbiamo testimonia che il Genoa ha un buon gruppo e ha valori tecnici di rilievo. Con Lucho Figueroa mi sembra che abbiamo dimostrato un’intesa spontanea, come se avessimo giocato assieme da anni. Possiamo migliorare, ma è giusto osservare che in questi mesi sono arrivati tanti punti anche giocando con altri atteggiamenti tattici. Deciderà il mister che è bravissimo».
La Nazionale è più un punto d’arrivo o una rivincita per chi come Novellino non lo ha quasi mai fatto giocare ai tempi della Samp?
«Sono contento personalmente, ma non c’è spirito di rivalsa nei confronti di nessuno. Al Milan o altrove non sentivo tanta considerazione e per un attaccante credo che sia un problema. Con la serenità e la fiducia diventa tutto più facile».
Il gol più bello segnato fin qui?
«Come gesto tecnico penso alla rete col Cagliari. Come importanza per il nostro cammino il colpo di testa alla Lazio che ci ha dato la vittoria.

Ero proprio dalla parte dei nostri tifosi e li ho visti venire giù da gradoni come impazziti. È stata una gioia immensa».
Borriello, come se lo immagina il suo esordio con l’Italia?
«Mi basterebbero cinque minuti, da gustare fino in fondo».

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