L’Ecopass funziona e Penati pensa all’ecopedaggio

La Provincia: «Un contributo dagli ingressi di autostrade e tangenziali per finanziare il trasporto pubblico»

(...) In particolare l’impegno è ridurre del 20 per cento le emissioni di gas serra entro il 2020.
Da Milano le risponde il presidente della Provincia Filippo Penati che, per combattere l’inquinamento, chiede un «ecopedaggio autostradale da riutilizzare nel potenziamento del trasporto pubblico locale». Un modo per trovare risorse che oggi non ci sono. «L’introduzione del ticket d’ingresso voluto dal Comune - ha spiegato ieri il presidente della Provincia durante il suo intervento alla Mobility conference in Assolombarda - ha avuto il merito di cercare con coraggio una soluzione al problema del traffico, cercando nel contempo di trovare finanziamenti da destinare al potenziamento del trasporto pubblico. La sua area di applicazione è però troppo limitata per portare un contributo vero ai problemi a cui si propone di dare una risposta. Ragionando invece in termini di area metropolitana si potrebbe, come rende possibile la normativa europea Eurovignette, introdurre un pedaggio autostradale che consentirebbe di reperire risorse significative per lo sviluppo del sistema del trasporto pubblico».
Palazzo Marino risponde con le cifre. E la Moratti, illustrando a Bruxelles il piano anti-smog, ricorda come già Milano abbia potenziato l’uso dei mezzi pubblici con oltre 1.300 corse distribuite su 40 linee fra Milano e provincia. «Allo stesso tempo - ricorda il sindaco - si sta lavorando per sostituire i mezzi pubblici più inquinanti con una nuova flotta di autobus ibridi». Ma tutta l’attenzione degli interlocutori internazionali è per la rivoluzione Ecopass, con Milano candidata a diventare città-laboratorio. «È un provvedimento che si inserisce nel più ampio contesto del Piano per la salute, l’ambiente e la mobilità sostenibile che abbiamo condiviso con Regione, Provincia e governo per realizzare interventi strutturali e pluriennali da 3,5 miliardi di euro».
In campo internazionale, invece, la Moratti ieri a Bruxelles ha ricordato la possibilità di lavorare a progetti di cooperazione per realizzare i Clean development mechanism previsti dal Protocollo di Kyoto. «Per questo – ha spiegato – abbiamo previsto 52 milioni di euro nel budget del nostro progetto Expo, perché sia possibile attivare subito progetti di collaborazione anche in questo ambito con i Paesi in via di sviluppo. La tutela dell’ambiente, la riduzione delle emissioni inquinanti e l’efficienza energetica sono, infatti, punti cardine del nostro progetto per l’esposizione mondiale del 2015, un modello di sostenibilità ambientale.

In particolare, lavorando in questa direzione, Milano ha adottato un meccanismo di riduzione degli oneri di urbanizzazione per incentivare l’uso di energia rinnovabile nelle nuove costruzioni. Così come abbiamo avviato un piano energetico basato sull’innovativo sistema delle “pompe di calore” per la fornitura di energia pulita e a più basso costo per i milanesi».

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