L’ecuadoriano arrestato respinge le accuse

Ha negato ogni addebito Pablo Guillermo Vera Macias, 36 anni, l’ecuadoregno, arrestato nella notte tra giovedì e ieri, accusato dell’omicidio di Isabel Rivera Gonzalez, 34 anni, badante, sua connazionale ed ex fidanzata, trovata morta sgozzata tre giorni fa. Interrogato ieri mattina dal pm, Federico Panichi, nel carcere di Marassi, l’uomo ha respinto le accuse. La sua ex fidanzata era stata trovata morta mercoledì sera nel suo appartamento in via Adelaide Cairoli, nel quartiere di Sampierdarena. Il corpo era riverso sul letto in una pozza di sangue. Vera Macias, che è assistito dall’avvocato Michela Porcile, si è difeso sostenendo di aver accompagnato l’amica a casa la sera dell’omicidio, ma di averla lasciata davanti all’ascensore. L’accusato ha raccontato come ha trascorso la serata insieme alla vittima. Ha spiegato che quella sera lui e Isabel erano stati ad una festa in casa di amici. «Ma siamo andati via verso le 2,30» ha dichiarato al giudice.

L’equadoregno ha aggiunto anche che il giorno dopo aveva un appuntamento con l’ex fidanzata per andare a comperare una motocicletta. Una versione dei fatti che ora è al vaglio degli inquirenti e dovrà essere suffragata da riscontri. Intanto oggi si terrà, davanti al gup, Lucia Vignale, l’udienza di convalida dell’arresto.

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