Laccostamento tra il jazz e la lettura non è tra i più scontati ma di sicuro ha unefficace forza allusiva. La libertà della musica jazz, la sua capacità di stimolare emozioni e idee è facilmente sovrapponibile alla libertà intellettuale che si guadagna leggendo. E gli organizzatori di «Libri in campo» - la rassegna sulleditoria di cultura a Roma che questanno raggiunge il ragguardevole traguardo della XVI edizione - non hanno dubbi in merito. Tanto che ne hanno fatto il filo conduttore di questa nuova edizione che verrà inaugurata dallassessore Umberto Croppi venerdì 19 negli spazi della Casa delle letterature di piazza dellOrologio.
La nuova edizione è stata - giocoforza, visti i tempi - intitolata Autumn leaves (foglie dautunno), proprio come il celebre standard che si avvale delle parole di Jacques Preverte. Come di consueto propone una serie di incontri, dibattiti, letture e concerti che si svolgeranno nel giardino e nella sala conferenze della Casa di piazza dellOrologio. La mostra mercato, allestita nel chiostro dellex oratorio dei Filippini rimarrà aperta dalle 10 di mattina fino alle 22.
La novità di questanno, si diceva, è rappresentata dallaccostamento tra jazz e lettura. Una serie di piccole esibizioni animeranno infatti gli incontri del pomeriggio. Tra gli ospiti anche Danilo Rea (domenica 21 settembre, ore 19.30), il chitarrista Francesco Poeti (domenica 28 settembre alle 19.30) e Laura Lala (che con il suo quartetto sarà protagonista il 29 settembre sempre alle 19.30).
Anche i lbri parlano di jazz. Come Billie Holiday, che palle! (Coniglio editore) che il suo autore, il musicista Carlo Loffredo, presenterà giovedì 25 settembre alle 17.30 e Gli ultraterrestri.
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