da Milano
«Cè una luce alla fine del tunnel, ma è ancora molto fioca». In altri momenti, un giudizio sullo stato della crisi come quello firmato ieri da Goldman Sachs, accompagnato dalla stima di perdite per 460 miliardi di dollari che banche, hedge fund e broker di Wall Street potrebbero accusare, avrebbe messo di cattivo umore i mercati. Così non è stato.
Leffetto benefico del rialzo dellofferta su Bear Stearns da parte di JP Morgan (dagli iniziali due a 10 dollari per azione), che lunedì aveva galvanizzato la Borsa americana, si è esteso ieri prima in Oriente (protagonista Hong Kong, con uno spettacolare più 6,4%) e poi in Europa, dove il miglior termometro per misurare la temperatura dei listini, il DJ Stoxx 600, ha guadagnato il 3,29% consentendo di recuperare 227 miliardi di euro in termini di capitalizzazione. Fermi laltroieri per pasquetta, i mercati europei hanno infatti messo a segno rialzi superiori al 3% (più 3,56% Milano), senza curarsi troppo del nuovo apprezzamento delleuro, tornato sopra quota 1,56 dollari, né delle tensioni sui tassi interbancari (vedi articolo) e neppure del crollo della fiducia dei consumatori Usa, scesa nel mese di marzo a 64,5 punti (76,4 in febbraio) ai livelli più bassi dallinizio della guerra in Irak nel 2003.
Anche se solo i prossimi giorni potranno meglio definirne la solidità, la reazione di ieri sembra dar ragione allanalisi divulgata qualche giorno fa da Standard&Poors, secondo la quale è in fase di esaurimento la tempesta finanziaria che per mesi ha imperversato sui mercati finanziari. La stessa tenuta di Wall Street (meno 0,1% il Dow Jones, più 0,6% il Nasdaq) dopo quattro sedute di progressi e nonostante il pessimo andamento della consumer confidence (un indicatore in genere assai temuto dagli investitori, per i possibili riflessi su quelle spese private da cui dipendono i due terzi del Pil Usa), potrebbe segnalare il raggiungimento di un punto di equilibrio, tale da ridurre almeno leccesso di volatilità degli ultimi mesi.
Dopo che la scorsa settimana Ocse e Fondo monetario internazionale hanno di fatto certificato lo stato recessivo delleconomia a stelle e strisce, conti societari migliori del previsto avrebbero il potere di sostenere i mercati. Non sarà facile. JP Morgan e Ubs, per esempio, hanno tagliato le stime di crescita dellutile 2008 di Merrill Lynch. Il nodo da sciogliere, infatti, riguarda sempre il settore finanziario. Lagenzia federale che assicura depositi fino a 100mila dollari, la Fdic, si sta preparando alleventualità di nuovi fallimenti di banche, e ha deciso in tal senso di incrementare il numero dei propri dipendenti del 60%. Nella lista del Fdic ci sono al momento 76 banche con problemi, il che significa che potrebbero fallire 10 istituti questanno.
Dopo il salvataggio di Bear Stearns, i mercati sembrano comunque aver maturato la convinzione che la Federal Reserve impedirà qualsiasi fallimento possa riguardare gli istituti di credito. Probabilmente non è una buona cosa, ma potrebbe servire a riportare un po di fiducia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.