L’emigrante e chi propone: «Via Pericu»

Egregio Direttore, ho cercato di mandare una email al Comune di Genova per esprimere il mio parere sulla negata intitolazione di una strada o piazza a Fabrizio Quattrocchi. Non c'è stato modo d'inviare il mio messaggio. Ventotto anni fa, quando per trovar lavoro dovetti emigrare, lo feci col pianto nel cuore. Abbandonare la mia amatissima Italia fu veramente doloroso. Oggi, leggendo quanto sta succedendo e notando che la demenziale love story con la sinistra è attuale più che mai, redo grazie a Dio d'avermi levato da un letamaio. Gli italiani sono ad un bivio, o si scrollano di dosso il complesso d'Edipo che hanno col marxismo o possono cominciare a scavarsi la fossa.




Via Pericu: non si tratta di un suggerimento per la targa di una via della nostra Genova, ma l’invito ad andare via per la mancanza di sensibilità dimostrata in occasione della richiesta a più voci di intitolare una strada, un ponte, un vicolo o qualsiasi altra parte di Genova a Quattrocchi. Si dice che Quattrocchi era pagato, ma forse perché tutti gli altri che lavorano non sono pagati? Vergogna! Vergogna!
Francesca Doglio

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