L’Enac studia le alternative per ridurre i voli a Ciampino

«L’aeroporto di Ciampino dovrà chiudere. Basta con gli aeroporti dentro la città. I romani non possono pensare di prendere l’aereo come fosse un pullman». Non usa mezzi termini Vito Riggio, presidente dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, al termine di un blitz nelle aziende vinicole siciliane di Donnafugata dove ieri erano riuniti giornalisti e imprenditori per una convention di Blue Panorama, la compagnia di bandiera privata che ha inaugurato i suoi voli su Pantelleria. «Non è un’operazione a breve termine – spiega Riggio - non si può pensare di poter togliere i 5 milioni di passeggeri l’anno che transitano sul secondo scalo capitolino. Ma nel lungo periodo è questa la previsione». La logica? Spostare i voli low-cost a un’ora circa di auto o treno dalla città, ridurre l’impatto ambientale. «Formula da applicare anche su Linate – aggiunge -. Anche se ciò non piace affatto ai milanesi». Tutt’altra, dunque, su queste basi, la questione dell’apertura del terzo scalo nel Lazio. Entro la fine della settimana passeranno al vaglio del ministero dei Trasporti le proposte avanzate dai due capoluoghi in pole position, Viterbo e Frosinone. «La prima – come ha ribadito il dirigente Enac – è favorita per questioni di sicurezza e ambientali. Le rotte in arrivo non andrebbero a interferire sui cieli di Roma, né contribuirebbero all’inquinamento atmosferico e acustico. La seconda, Frosinone, per la cosiddetta accessibilità intermodale. Cioè i migliori collegamenti su ferro e su strada da e per Roma».
Outsider è Latina. «Ma qui ci sono questioni prettamente militari – sottolinea Riggio – che vanno a complicare le cose». Comunque sia, il parere finale verrà dato dall’Enac stesso, chiamato quindi a decidere dopo il visto del ministero. A questo punto, però, non più di terzo scalo si andrebbe a parlare. Tanto che sulla possibilità, caldeggiata anche dallo stesso sindaco Walter Veltroni, di concedere ad Aeroporti di Roma pure la gestione dei servizi del nascente aeroporto, andrebbe a pesare proprio la prospettiva dello sbarramento delle piste di Ciampino. «In questo modo – precisa ancora Riggio – la concessione ad Adr verrebbe giustificata in quanto in sostituzione dei servizi persi su Ciampino. Mentre l’Unione europea preme per una gara aperta». E a proposito di Adr, con i vertici della quale il presidente Enac si è incontrato di recente per rivedere gli standard qualitativi dei servizi, Riggio ha sottolineato che la società avrà un mese di tempo per mettere a punto degli interventi fondamentali. Primo fra tutti l’apertura al decollo della seconda pista su Fiumicino nel periodo estivo, quando si concentra il picco dei passeggeri.

Le previsioni di traffico estive parlano di un incremento di circa l’8 per cento. «Altra raccomandazione – ha concluso Riggio – è quella di non mandare personale di terra in ferie nei mesi di luglio e agosto, fenomeno tipicamente italiano».

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