Allordine del giorno cera addirittura la «ridefinizione delle circoscrizioni dei collegi provinciali». Ormai roba da preistoria. Per fortuna il consiglio provinciale non ha discusso il documento di Rifondazione comunista, anche se ha votato quello dellUnione province italiane fortemente contrario alla soppressione degli enti. Tra i vari documenti e interventi a favore della salvaguardia della Provincia, ieri lassemblea consiliare di Palazzo Spinola ha tentato di votare pure quelli per «garantire» i posti di lavoro ai collaboratori «fiduciari» ovvero quelli scelti direttamente dai politici. Sui portaborse si sono levati gli scudi di Sel, che ha chiesto un impegno del presidente e della giunta anche per quei lavoratori a tempo determinato e scelti da assessori e gruppi dei partiti perché «vengano presi in carico» dalla Regione, con la quale si dovrebbe istituire un tavolo tecnico aperto con i sindacati.
Tuttavia, poco prima del voto, il presidente Alessandro Repetto ha chiesto di eliminare dal testo la citazione dei fiduciari in quanto «scelti dai partiti e non assunti con concorso pubblico». I capigruppo hanno quindi deciso di accogliere la richiesta del numero uno di Palazzo Spinola, anche se, durante la votazione si è registrato il malumore dei consiglieri di Niki Vendola, al punto che Pastorino è uscito dallaula, mentre il capogruppo Fraccavento e laltro consigliere Nobile hanno votato sì al documento emendato dal presidente. «Abbiamo votato altri emendamenti che hanno modificato il documento proposto dallUpi - ha spiegato Renata Oliveri, avversaria di Repetto alle ultime elezioni - confermo lopportunità di superare le province. Il senso dellordine del giorno è quello di porre laccento sulla necessità di terminare il percorso dellente in modo chiaro e preciso salvaguardando le professionalità e il patrimonio dei lavoratori al servizio della popolazione. È chiaro che dobbiamo garantire loro un impiego in Regione o in Comune, ma per quanto riguarda precari e soprattutto i fiduciari possiamo soltanto fare unazione di supporto ovvero di outplacement nellambito delle funzioni previste dallente».
Tra gli altri punti dellordine del giorno cè lapprovazione urgente di una norma che superi lipotesi di commissariare le province che dovrebbero andare al voto in primavera, limmediata approvazione della Carta delle autonomie, la rapida approvazione delle proposte di riforma costituzionale sul riordino degli enti e listituzione delle Città Metropolitane. Molti consiglieri di centrodestra e di centrosinistra hanno chiesto a Repetto di restare anche oltre il 31 marzo perché «dimettersi - come hanno sottolineato Tassi, Collorado e Pedroni - in vista di altri prestigiosi e senzaltro meritati incarichi sarebbe un pessimo segnale».
«Nei prossimi giorni - ha annunciato Repetto - andrò a Roma con lassessore regionale Paita per incontrare il ministro ed ex prefetto di Genova Cancellieri. Ho intenzione di affrontare con lei il tema del passaggio alla Regione delle competenze istituzionali della Provincia».
Ieri i tre consiglieri di Sel hanno anche denunciato la difficoltà, a livello di istituzione regionale, per realizzare il progetto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e soprattutto lo sviluppo del settore eolico. Lassessore Piero Fossati, inoltre, ha respinto la richiesta del capogruppo di maggioranza, il verde Angelo Spanò, di «congelare il provvedimento» che consente la caccia per caprioli e daini anche con la neve.
«Latto rispetta pienamente le norme - ha spiegato Fossati - risulta necessario per proseguire il piano di prelievo stabilito, che non danneggia in alcun modo la consistenza delle popolazioni di daini e caprioli da anni stabili o in crescita sul territorio provinciale genovese».
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