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«L’entroterra genovese è bello ma nessuno fa promozione»

Fabrizio Graffione

I paesi dell'entroterra genovese sono «turisticamente interessanti» sotto il profilo del paesaggio e dell'enogastronomia, ma manca l'informazione e la promozione delle nostre vallate. Parola di Touring club italiano che, grazie a un attento monitoraggio, nei mesi scorsi ha scandagliato diciannove comuni della provincia con i suoi «ispettori» travestiti da turisti. I paesi coinvolti nel progetto intitolato: «Qualità del territorio e dei servizi turistici in provincia di Genova, un modello per le località dell'entroterra», promosso dal Gal, appennino genovese, e dalla Provincia, sono: Campo Ligure, Casella, Cogorno, Crocefieschi, Fontanigorda, Mele, Mezzanego, Mignanego, Montebruno, Nè, Rezzoaglio, Rovegno, S. Olcese, Savignone, Tiglieto, Torriglia, Uscio, Valbrevenna, Vobbia.
L'iniziativa è stata presentata ieri nel salone consiliare di largo Eros Lanfranco dall'assessore provinciale al Turismo, Arnaldo Monteverde, e dal presidente del Gal, Marisa Bacigalupo, insieme ai tecnici del Touring club italiano. «Abbiamo usato 135 parametri di valutazione - spiega il direttore del centro studi Touring, Marco Girolami - un lavoro molto dettagliato che ci ha impegnato per alcuni mesi. Nell'entroterra genovese abbiamo notato che manca la fruibilità e la comunicazione: dalla mancanza di cartelli a depliants e itinerari che non sono promossi abbastanza. Non c'è una connessione fra il turismo in riviera e quello dell'entroterra, così come percorsi o itinerari guidati per una bella gita nelle località alle spalle di Genova che invece sono interessanti per il paesaggio e il settore enogastronomico. Il nostro gruppo di lavoro si è messo nei panni del turista. Abbiam viaggiato, pernottato, girato, tutti i comuni coinvolti nel progetto. Le strutture ricettive ci sono, ma vanno migliorate, mentre i prezzi sono in linea con quelli dell'entroterra italiano.

Occorre quindi recuperare e valorizzare anche gli elementi architettonici e culturali presenti sul territorio. I turisti che si recano a Genova e in riviera, poi, attraverso un'adeguata promozione, si possono intercettare per aumentare il flusso turistico anche nei paesi alle spalle del capoluogo ligure».

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