Il Cavaliere ha cambiato tutto. Ora cambierete anche voi, almeno quelli di voi che sono appena stati eletti in Liguria nei congressi di Forza Italia?
Michele Scandroglio, coordinatore regionale degli azzurri, non aggrotta neanche le ciglia. E replica alla provocazione con calma olimpica. «I quadri dirigenti liguri di Forza Italia sono usciti dalle assemblee del partito gratificati dal consenso perché, evidentemente, hanno lavorato bene. E quindi, ora, non sono affatto in discussione».
Ma bisogna prendere atto di una realtà profondamente modificata.
«Su questo siamo perfettamente daccordo. Lo scenario è cambiato in profondità. Ma non è una questione di uomini o di incarichi».
Partiamo dalle conseguenze immediate.
«E quindi, partiamo da quello che succederà di qui a poche settimane».
La mobilitazione per decidere il nome del nuovo partito, ad esempio.
«Appunto. I cittadini liguri hanno già dimostrato partecipazione ed entusiasmo aderendo in massa alla recentissima e riuscitissima iniziativa dei gazebo che ha raccolto milioni di firme in tutto il Paese contro il governo Prodi».
Ora, però, ci vuole la conferma.
«Ci sarà, senza dubbio. Quando verranno allestiti di nuovo i gazebo per chiedere alla gente una precisa indicazione sul nome del Partito della libertà o del Popolo della libertà, vedrete che ladesione sarà ancora una volta massiccia. Anche nella nostra regione».
La data fatidica
«Domenica 2 dicembre resta la più probabile. In quelloccasione ci sarà una sorta di preadesione al partito».
Non si potrà avere la tessera.
«Non dobbiamo precorrere i tempi. Ci sono incombenze burocratiche, inevitabili, da rispettare. Tutto ovviamente in previsione di fine gennaio, quando è fissata la manifestazione nazionale per il varo del nuovo soggetto politico».
Intanto non starete fermi.
«Non ci penso nemmeno. Ogni giorno che passa devessere utilizzato al meglio per costruire insieme il percorso».
Insieme anche a Biasotti, An, Udc?
«Lobiettivo è coinvolgere tutti coloro che ritengono indispensabile un cambiamento nel modo di governare, per salvare il Paese. Certo ci troviamo di fronte a una prospettiva più vicina al bipartitismo che al bipolarismo».
Qualcuno, anche fra gli azzurri, è rimasto scosso.
«I maldipancia, anche in Forza Italia, li prendo come un fatto scontato, naturale. Ma anche qui in Liguria, come nel resto dellItalia, cè la più ampia consapevolezza che bisogna affrontare bene il nuovo che avanza. E Forza Italia è e sarà il nerbo del nuovo partito».
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